La Costa Azzurra ancora nel buio. Dopo i sabotaggi che sabato hanno provocato un’interruzione di corrente elettrica per diverse ore in molte città del sud-est francese, tra cui Cannes, nel giorno della cerimonia di premiazione del Festival del Cinema, un altro atto doloso ha causato un blackout generale a Nizza e nelle città limitrofe di Saint-Laurent-du-Var e Cagnes-sur-Mer nella notte tra sabato e domenica. Secondo quanto riferito dal gestore della rete elettrica Enedis, dalle 2 alle 5.30 del mattino circa 45mila case sono rimaste senza elettricità e il traffico sulla linea del tram di Nizza è stato fortemente perturbato. Il procuratore di Nizza, Damien Martinelli, ha dato ulteriori dettagli sulle origini del blackout: è stato causato dall’incendio di un trasformatore elettrico del quartiere Les Moulins, all’altezza di avenue Paul Montel.
INCHIESTA
Per i fatti di Nizza, è stata aperta un’inchiesta per “incendio doloso organizzato”, ha precisato Martinelli. “Sono in corso accertamenti tecnici, in particolare per chiarire l’entità dei danni e le modalità con cui è stato commesso il fatto”, ha aggiunto. Una fonte vicina al dossier sentita dal Figaro ha confermato che l’incendio è “doloso” e riferito che la porta per accedere al trasformatore è stata vandalizzata. Secondo un funzionario di polizia con cui ha parlato il Figaro, sono state inoltre scoperte “tracce di pneumatici” sul luogo del sabotaggio. “Questa notte un trasformatore elettrico è stato incendiato a ovest di Nizza, privando di elettricità quasi 45mila persone da Nizza a Cagnes. Sono state mobilitate le forze di polizia nazionali e municipali. La situazione è stata ripristinata molto rapidamente. Condanno fermamente questi atti dolosi contro il nostro Paese. Stiamo mettendo a disposizione degli inquirenti le immagini del nostro centro di sorveglianza e nei prossimi giorni rafforzeremo la rete di siti elettrici strategici della città. Una denuncia sarà presentata dal Comune”, ha scritto su X il sindaco di Nizza, Christian Estrosi. Il Comune ha inoltre dichiarato che altri impianti elettrici sensibili sono stati messi sotto protezione dalle forze dell’ordine. Durante un punto stampa, Estrosi ha dichiarato di aver chiesto alla polizia municipale di “mobilitarsi” di fronte a questi atti “che possono avere gravi conseguenze, in particolare sulle strutture sanitarie”. “Finché gli autori di questi atti non saranno arrestati, non allenteremo la nostra vigilanza da nessuna parte”, ha aggiunto il sindaco di Nizza. Per ora, nulla permette di stabilire ufficialmente un legame tra i diversi incidenti che hanno colpito i dipartimenti del Var e delle Alpi Marittime in questi giorni.
Ieri, tuttavia, attraverso un comunicato, c’è stata la prima rivendicazione da parte di “due bande di anarchici”, pubblicata sul sito di estrema sinistra Indymedia. Gli autori, che specificano chiaramente gli obiettivi scelti, ovvero “la principale sottostazione elettrica che rifornisce l’area metropolitana di Cannes” e “la linea a 225 kV proveniente da Nizza”, miravano a “perturbare il Festival”, ma anche a “privare di energia i centri di ricerca e gli stabilimenti di Thales Alenia Space, le sue decine di subappaltatori, le startup di French Tech che si credono al sicuro, l’aeroporto e tutti gli altri stabilimenti industriali, militari e tecnologici della zona”. Nella loro denuncia, gli anarchici affermano che il Festival di Cannes “serve da vetrina per una Repubblica francese magniloquente, che difende i valori del Progresso sulla scena internazionale, ma è soprattutto seconda esportatrice di armi al mondo. L’eccellenza francese in questo campo arma la Nato e semina morte, dallo Yemen a Gaza, dall’Ucraina al Sahel”.
Gli autori della rivendicazione attaccano anche la “spazzatura industriale della nostra società”, ovvero il mondo del cinema, che cerca di farci dimenticare “il vero pianeta, marcio di fabbriche, autostrade, cemento e miniere”. Quella stessa industria cinematografica che, secondo gli anarchici, difende la “cultura dello stupro”. “Togliete la corrente a ciò che ci sta distruggendo!”, si legge in conclusione. Sebbene sia troppo presto per autenticare definitivamente questo testo, una fonte vicina al dossier ha confermato al Figaro che le autorità giudiziarie stanno prendendo questa teoria “sul serio”.
160MILA AL BUIO
Sabato, in totale, circa 160mila case sono rimaste prive di energia elettrica fino a metà pomeriggio, la circolazione ferroviaria è stata fortemente perturbata, così come le reti telefoniche, e la cerimonia di premiazione del Festival del Cannes si è svolta in condizioni normali solo grazie ai generatori autonomi di elettricità. La kermesse cinematografica, intanto, continua a far parlare di sé, in ragione dello scontro tra Francia e Iran per la Palma d’oro assegnata al regista iraniano dissidente Jafar Panahi per “A simple accident”. “In un gesto di resistenza contro l’oppressione del regime iraniano, Jafar Panahi si aggiudica una Palma d’oro che riaccende la speranza per tutti i combattenti della libertà in ogni parte del mondo”, ha scritto su X il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot. Parole giudicate “offensive” da Teheran, che ha convocato l’incaricato d’affari francese in Iran. Mohammad Tanhaei, capo del Secondo Dipartimento per l’Europa occidentale del ministero degli Affari esteri iraniano, ha definito le affermazioni del ministro degli Esteri francese “una palese ingerenza negli affari interni dell’Iran”, secondo quanto riportato dall’agenzia iraniana Irna.