Iran, operazione "Rising Lion": cosa significa, il nome svela il vero obiettivo di Netanyahu

domenica 15 giugno 2025
Iran, operazione "Rising Lion": cosa significa, il nome svela il vero obiettivo di Netanyahu
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Disinnescare una volta per tutte il programma nucleare dell'Iran, eliminare il pericolo di un attacco nucleare contro Israele, rovesciare il regime di Teheran. Sono questi gli obiettivi del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Far cadere gli ayatollah, decapitare la cerchia dei fedelissimi Ali Khamenei, a livello militare e politico, mettere fuori gioco la stessa Guida Suprema della Repubblica islamica. Tra Gerusalemme e Tel Aviv, e forse anche dalle parti della Casa Bianca, qualcuno accarezza l'idea di riproporre lo stesso schema visto qualche mese fa in Siria, con la caduta di Bashar che sembrava impossibile e che invece è accaduta nel giro di pochi giorni. 

Come nota Gian Micalessin, sul Giornale in una lettura suggestiva ma concreta, l'utopia israeliana di vittoria "totale" contro il vero grande nemico dello Stato ebraico, nonché massimo foraggiatore di Hamas, Hezbollah e Houthi, il braccio armato della guerra ai "sionisti", si può ritrovare già nel nome in codice dato alla operazione scattata nella notte tra giovedì e venerdì scorso: Rising Lion, il Leone nascente.

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"Un leone e il sole che sorge erano, a suo tempo, i simboli dell'Iran pre khomeinista - spiega l'inviato di guerra del Giornale -. In questa visione storico-strategica, la distruzione delle infrastrutture nucleari iraniane rappresenta, dunque, un semplice pretesto. Dietro il quale si nasconde il vero disegno di Bibi Netanyahu e del suo governo". Ovvero, "togliere di mezzo la teocrazia" e "restituire l'Iran al potere di un governo temporale".

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Ed è proprio questo il messaggio che poche ore dopo l'attacco Netanyahu ha voluto mandare agli iraniani, soprattutto alle giovani generazioni che da tempo ormai stanno dimostrando insofferenza per un regime dispotico e fuori dal tempo: "Non combattiamo contro di voi, combattiamo la brutale dittatura che vi opprime da 46 anni... il giorno della vostra liberazione è vicino". Quanto vicino, dipenderà dalla capacità di un Khamenei descritto come "nel panico" di resistere ai colpi durissimi dell'Idf, che ogni giorno falcia generali e scienziati come fossero le teste tagliate dell'Idra.

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