Iran, dal giallo Khamenei all'eliminazione dei Pasdaran: "Sterminateli tutti, ma..."

di Andrea Carrabinodomenica 15 giugno 2025
Iran, dal giallo Khamenei all'eliminazione dei Pasdaran: "Sterminateli tutti, ma..."
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Con l'Iran si è aperto un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente. Israele, dopo aver condotto le operazioni a Gaza - che ora dicono sia diventato un "fronte secondario" -, sta concentrando le sue attenzioni verso Teheran. Il motivo? Impedire che la Repubblica islamica riesca a costruirsi un suo arsenale atomico. Uno scenario terrificante, che ha indotto i vertici di Tel Aviv a richiedere il supporto anche dei membri del G7, ora riuniti in Canada. "Faccio appello ai leader del G7 che si riuniranno domani in Canada: dovrebbero essere tutti con noi, perché se volete smantellare le armi nucleari, è meglio lavorare insieme, con noi, e assicurarsi che l'Iran non raggiunga il suo massimo potenziale e che la nostra regione possa procedere verso la pace, il dialogo, la coesistenza e il riavvicinamento", ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog.

Il vero obiettivo di Tel Aviv, però, è un cambio di regime a Teheran. La strategia, quindi, passa per l'eliminazione sistematica di tutti i Pasdaran, come si è ben compreso in questa giornata di bombardamenti dove sono stati uccisi alcuni vertici. A confermarlo è lo stesso premier Benjamin Netanyahu in un'intervista a Fox News. "Abbiamo eliminato il capo dell'intelligence delle Guardie Rivoluzionarie e il suo vice a Teheran", ha detto il primo ministro israeliano. "Abbiamo deciso di agire perché dovevamo farlo. Abbiamo visto abbastanza uranio arricchito per nove bombe. Stiamo attaccando i loro siti nucleari. Abbiamo attaccato il loro comando superiore e posso confermare che pochi istanti fa abbiamo eliminato anche il capo della loro divisione di intelligence e il suo vice a Teheran", ha ancora detto Netanyahu. Poco prima, i media iraniani hanno riferito che Mohammad Kazemi, capo dell'organizzazione di Intelligence delle Guardie Rivoluzionarie, e il suo vice, Hassan Mohaqiq, erano rimasti sotto le macerie durante l'attacco israeliano alla sede dell'Organizzazione di Intelligence delle Guardie Rivoluzionarie, ma non c'erano informazioni precise sulle loro condizioni.  

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Infine, il terzo e ultimo - fondamentale - obiettivo: uccidere la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei. Secondo Reuters, Donald Trump avrebbe posto il veto sull'eliminazione del numero uno di Teheran. Ma, poco dopo che la notizia è diventata di dominio pubblico, è arrivata una secca smentita da Netanyahu: "Ci sono così tante false notizie su conversazioni mai avvenute che non intendo approfondire l'argomento". Anche il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi ha negato la notizia, definendola una "fake news di primissimo ordine".

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