"Sono scontento con la Russia, imporremo severe tariffe se non avremo un accordo entro 50 giorni": il presidente americano Donald Trump lo ha detto durante l'incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte nello Studio Ovale. Poi ha aggiunto: "Sono deluso dal presidente Putin, perché pensavo che avremmo raggiunto un accordo due mesi fa. Quindi, in base a ciò, imporremo dazi di circa il 100%, li definireste dazi secondari".
Il capo della Casa Bianca, inoltre, ha fatto sapere che "abbiamo fatto un accordo oggi per mandare armi all'Ucraina, manderemo il meglio alla Nato e sarà un'operazione coordinata con la Nato". Di qui la precisazione sul fatto che gli Usa non pagheranno le armi, lo faranno i Paesi europei. Anche Rutte, poi, ha sottolineato la condotta sbagliata del presidente russo in Ucraina: "È veramente terribile. 700 droni al giorno e questo non è per obiettivi militari ma per creare panico".
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Donald Trump non cambia rotta e ribadisce la sua linea dura sul commercio internazionale e sui dazi. Dalla sua piattafor...Trump, dunque, ha detto di considerare Putin non un assassino "ma un tipo tosto" e ha aggiunto: "Parla tanto, ma poi arrivano i missili. Deve smetterla". Evidente, insomma, la sua frustrazione per la mancanza di progressi verso un accordo che metta fine alla guerra in Ucraina. A quel punto Rutte si è rivolto allo zar dandogli un suggerimento: "Vladimir Putin dovrebbe prendere l'avvertimento di Donald Trump seriamente. Se fossi Putin e tu stessi parlando, considererei di dover prendere i negoziati più seriamente di quanto non stia facendo ora".
Impassibile Mosca. "Se questo è tutto ciò che Trump intendeva dichiarare oggi sull'Ucraina, è tanto fumo e poco arrosto", ha commentato il vice presidente della Duma Konstantin Kossacyov. E sul suo canale Telegram ha aggiunto: "In 50 giorni quante cose possono cambiare sul campo di battaglia e negli umori dei leader della Nato e degli Usa!".
