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Trump, stoccata all'Onu: "Non mi avete dato una mano"

di Maria Pia Petrarolimartedì 23 settembre 2025
Trump, stoccata all'Onu: "Non mi avete dato una mano"

(LaPresse)

3' di lettura

"Il gobbo non funziona": all'inizio del suo intervento all'Onu, in occasione degli 80 anni di fondazione, il presidente americano Donald Trump ha strappato un sorriso alla platea riferendosi a un problema di funzionamento del teleprompter, il sistema di lettura a distanza. "Non mi dispiace fare il discorso senza il teleprompter - ha detto - perché il teleprompter non funziona. In questo modo parlerò più con il cuore. Posso solo dire che la persona che usa questo gobbo è nei guai", ha aggiunto scherzando. 

Dopodiché ha spiegato che negli Usa "ci sono stati radicalismi e debolezze sotto l'ultima amministrazione, un anno fa il nostro Paese era in difficoltà, oggi, dopo 8 mesi, è il più forte al mondo. Abbiamo un'economia fortissima, i confini meglio controllati, tanti amici nel mondo. È una nuova età dell'oro". A seguire un attacco contro l'immigrazione illegale. "State distruggendo i vostri Paesi", ha detto rivolto all'Assemblea generale. E non è mancato un rimprovero piuttosto duro proprio nei confronti delle Nazioni Unite: "Ho messo fine a 7 guerre in 7 mesi. Nessun altro Paese ha fatto qualcosa di lontanamente simile come gli Usa in questi mesi. Purtroppo, ho dovuto fare questo invece di occuparmi di altro, e l'Onu non mi ha dato una mano". E ancora: "Gli Stati Uniti hanno lavorato, ma non le Nazioni Unite. Siete arrivati dopo e non durante. Avete un potenziale enorme, ma non lo sfruttate affatto. Tutto viene scritto ma le parole restano vuote e non ci risparmiano dalle guerre".

Sulla decisione di alcuni Paesi di riconoscere la Palestina, poi, ha detto che si tratta di "una ricompensa per i terroristi di Hamas". Secondo lui, Hamas non ha alcuna intenzione di negoziare la pace. E l'unico modo per arrivare alla tregua prevede che i terroristi rilascino immediatamente tutti gli ostaggi. Nel suo mirino ci sono finite anche la Cina e l'India, che ha definito "finanziatori della guerra in Ucraina perché continuano ad acquistare petrolio dalla Russia", aggiungendo di essere pronto a preparare pesantissime sanzioni per chi continua a fare affari con Mosca. Ci è andato giù pesante pure con l'Ue: "Anche l'Europa deve alzarsi i piedi" per l'Ucraina " e quindi cosa fanno? Comprano ancora metano, gas naturale e petrolio dalla Russia e e poi dicono che combattono contro la Russia ed è imbarazzante per loro. Devono quindi smettere immediatamente di acquistare prodotti energetici dalla Russia altrimenti siamo tutti qui a sprecare del tempo, del tempo prezioso". 

Bocciato il "green". Secondo il capo della Casa Bianca, le fonti rinnovabili non funzionano, gli impianti "marciscono e arrugginiscono", è energia che "ci fa perdere denaro". "Molte di queste attrezzature vengono costruite in Cina, ma loro non le usano, le esportano soltanto. Loro usano il gas", ha aggiunto, sottolineando che la Germania, maggior utilizzatore di rinnovabili in Europa, "è sull'orlo del precipizio" proprio per questo motivo. "Ora sono tornati al nucleare, che è una cosa buona - ha proseguito -. Green vuol dire bancarotta". E ancora: "È tutta una follia. L'effetto principale di queste brutali politiche energetiche verdi non è stato quello di aiutare l'ambiente, ma di ridistribuire l'attività manifatturiera e industriale dai paesi sviluppati che seguono le folli regole imposte ai paesi inquinanti che le infrangono e stanno facendo fortuna". 

Dure le sue parole contro il traffico di droga proveniente dal Venezuela. A tal proposito il presidente ha assicurato che gli Stati Uniti faranno sparire i narcotrafficanti venezuelani, dopo aver ordinato tre raid contro loro presunte imbarcazioni. 

Poco prima dell'intervento di Trump, invece, dieci manifestanti anti-trumpiani sono stati arrestati fuori dal Palazzo di Vetro: stavano bloccando il traffico, lanciando lo slogan "No Trump, no all'America fascista". Slogan che hanno continuato ad urlare anche dopo essere stati portati via dalla polizia. Nelle scorse ore, inoltre, il presidente Usa sul suo social Truth ha fatto sapere di aver cancellato l'incontro con i leader democratici del Congresso sullo shutdown definendo le loro richieste "poco serie e ridicole". Dunque, ha precisato di essere pronto a vederli solo "se saranno seri sul futuro del paese. Dobbiamo tenere il governo aperto. Ai leader del partito democratico: la palla è nel vostro campo". Lo shutdown scatterà l'1 ottobre.

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