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Flotilla, la marina militare israeliana "pronta a intercettarla"

di Claudio Brigliadorivenerdì 26 settembre 2025
Flotilla, la marina militare israeliana "pronta a intercettarla"

(X Global Sumud Flotilla)

2' di lettura

La Marina israeliana è pronta a intercettare la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti che sta dirigendo decine di imbarcazioni verso Gaza per spezzare il blocco israeliano della Striscia. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf (Forze di Difesa israeliane), il generale di brigata Effie Defrin, in una conferenza stampa.

"Stiamo seguendo questa flottiglia; abbiamo esperienza in passato, ma questa è diversa, con decine di imbarcazioni", ha detto Defrin in risposta a una domanda. Ha affermato che la Marina è "pronta a difendere i confini di Israele in mare. Siamo preparati, e la Marina è pronta". "Questa flottiglia, lo sappiamo, è pianificata e finanziata da Hamas, dai rappresentanti di Hamas in Europa; ne abbiamo prove evidenti", ha denunciato Defrin. Ha indicato che chi vuole aiutare i palestinesi di Gaza può farlo attraverso la strada di aiuti organizzati utilizzata da varie nazioni e gruppi internazionali.

In una situazione molto tesa, a livello diplomatico ma anche di politica interna, sulla missione dei pro-Pal diretti in Medio Oriente è intervenuto anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle. L'ex premier, a margine di un evento a Firenze, ha spiegato di essere "costantemente in contatto" con il senatore pentastellato Marco Croatti, uno dei 4 parlamentari ed europarlamentari italiani a bordo delle imbarcazioni della Flotilla.

"Sono molto preoccupato, ovviamente, per il prosieguo della spedizione e ovviamente sono decisioni che stanno prendendo. Lo vorrei chiarire, il nostro parlamentare e gli altri che si uniti a questa iniziativa umanitaria, non la governano, non abbiamo nessun ruolo di direzione e di indirizzo, però è chiaro che siamo in costante contatto - spiega Conte -. Adesso ho letto i comunicati, hanno deciso di proseguire perché vogliono realizzare questa iniziativa sino in fondo e consegnare questi pacchi a favore della popolazione di Gaza".

Quanto al loro no alla mediazione di Cipro, ha risposto: "Innanzitutto non è la mediazione di Cipro, ma una mediazione della Cei anche con il patriarcato latino, c'è Pizzaballa e ovviamente non sono in condizione adesso di valutare al posto loro. È una iniziativa, che hanno assunto a livello internazionale, che loro stanno governando e realizzando". "Posso solo dire che sono fortemente preoccupato per gli sviluppi, tenendo conto però che non andranno nelle acque israeliane, questo sia chiaro, ma loro vanno verso Gaza attraversando le acque internazionali", ha concluso l'ex presidente del Consiglio.