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Nicolas Sarkozy, primo giorno di galera: che libro si porta

di Mauro Zanonmartedì 21 ottobre 2025
Nicolas Sarkozy, primo giorno di galera: che libro si porta

3' di lettura

Alle 9.30, alla Santé, l'ultimo istituto penitenziario di Parigi, situato nel cuore di Montparnasse, arriverà oggi un nuovo detenuto: Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica francese, condannato a cinque annidi reclusione per associazione a delinquere nell'ambito dell'affaire sui finanziamenti libici alla campagna elettorale per le presidenziali del 2007. L'ex inquilino dell'Eliseo ha dichiarato al Figaro e alla Tribune du dimanche di non aver chiesto alcun trattamento di favore per la sua permanenza dietro le sbarre e di essersi rifiutato di presentare una richiesta per una cella singola, nonostante l'amministrazione penitenziaria abbia deciso di metterlo in isolamento per garantire la sua sicurezza. Il protocollo che lo attende è dunque lo stesso riservato agli altri detenuti: una cella di undici metri quadrati, con un letto e una finestra sigillati, un piccolo televisore e un frigo su richiesta. Sarkozy non avrà invece diritto al telefono.

Come ogni detenuto, verranno rilevate le sue impronte digitali, gli verrà scattata una fotografia e gli verrà assegnato un numero di matricola, la sua carta d'identità interna al carcere. Il Figaro, domenica, ha rivelato l'elenco delle altre cose che Sarkò ha il diritto di portare in prigione. «La djellaba (l'abito tradizionale islamico, ndr) è consentita, così come il tappeto da preghiera, ma la bussola è vietata», ha detto al Figaro l'ex presidente, annunciando che porterà con sé anche due libri, una biografia di Gesù scritta da Jean-Christian Petitfils e il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, la più celebre storia di evasione. Ma non è tutto. Sarkò porterà con sé anche carta e penna perché è deciso a scrivere un libro sulla sua detenzione: “Le mie prigioni”, in salsa sarkozysta. L'ex capo dello Stato francese, alla Santé, sarà in isolamento perché la direzione del carcere non ha altri mezzi per garantire la sua sicurezza. Rimangono tuttavia alcuni interrogativi, visto che i suoi vicini in isolamento saranno narcotrafficanti o aspiranti terroristi.

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Secondo quanto rivelato ieri dal Figaro, e confermato in seguito dal diretto interessato, il presidente Emmanuel Macron ha ricevuto Sarkozy all'Eliseo prima della sua incarcerazione. «È normale, dal punto di vista umano, ricevere uno dei miei predecessori in questo contesto», ha confermato con sobrietà Macron a margine del suo viaggio in Slovenia. Il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, ha annunciato che visiterà Sarkozy in carcere, suscitando un'ondata di indignazione nella magistratura. I familiari dell'ex leader gollista avranno un accesso riservato alla struttura, che eviterà loro di incrociare le altre famiglie.

Uno dei figli, Louis Sarkozy, candidato sindaco nel comune di Mentone e con grandi ambizioni politiche, ha convocato per oggi una manifestazione a sostegno del padre. Gli avvocati dell'ex capo dello Stato presenteranno in giornata una richiesta di rilascio. Che dovrà essere esaminata entro due mesi. In caso di rifiuto, l'ex presidente potrebbe rimanere dietro le sbarre fino al processo d'appello, previsto per il 2026. Alla Tribune du dimanche, Sarkò ha dichiarato: «Non ho paura della prigione. Terrò la testa alta anche davanti alle porte della Santé». Al Figaro, ha aggiunto: «La mia vita è un romanzo. La fine della storia non è ancora stata scritta».

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