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Uccisi a coltellate un prete e una suora in Mongolia

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Facevano parte dei cattolici "clandestini". E i corpi, senza vita, sono stati ritrovati nell'ospizio dove lavoravano

bonfanti ilaria
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Un prete e una suora della Chiesa cattolica "clandestina" sono stati uccisi a Wuhai, nella provincia cinese della Mongolia Interna. La notizia è stata diffusa oggi dalla "Laogai Research Foundation Italia Onlus" e confermata dai funzionari della polizia locale della Mongolia. Le indagini sul duplice omicidio sono tuttora in corso. I cattolici della zona hanno riferito che il corpo di Padre Zhang Shulai, di 55 anni, presentava sette ferite da arma da taglio, mentre Suor Wei Yanhui,di 32 anni, sarebbe stata uccisa da una sola e decisiva coltellata al petto. I corpi delle vittime sono stati ritrovati nella casa per anziani in cui i due lavoravano. La Polizia ha isolato l'intera area intorno al complesso ecclesiastico e messo sotto stretto e diretto controllo le comunicazioni telefoniche. Suor Yanhui, 32enne, nativa della Mongolia Interna, era la direttrice della casa di riposo dove risidedono circa 60 anziani. La sua stanza si trovava al piano superiore dell'ospizio. Padre Zhang, 55enne, era invece originario della diocesi di Xianxian e sacerdote dal 1985 aveva iniziato il suo servizio nella Mongolia Interna. La sua stanza era al piano terra dell'edificio. I cattolici "clandestini"- più precisamente non iscritti all'Associazione dei Cattolici Patriottici, fondata dal governo cinese- "sono quelli che si rifiutano di riconoscere Pechino, e non il Papa, come ultima autorità". I fedeli cinesi che risultano iscritti all'Associazione sono circa 4milioni. Pechino e il Vaticano non hanno relazioni diplomatiche dal 1951, quando il Nunzio Apostolico, Ambasciatore della Santa Sede, si trasferì dalla Cina popolare a Taiwan, suo attuale luogo di residenza. Da tempo tuttavia, la Santa Sede e il Papa stanno tentando di riallacciare rapporti. È stata istituita inoltre una commissione bilaterale, ma i seguaci della Chiesa "clandestina" continuano a subire ostilità e persecuzioni.

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