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Obama alza le tasse: gli Usa

si ribellano come nel '700

Silvia Tironi
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La dura vita del presidente: certamente Barack Obama sapeva che da inquilino della casa Bianca si sarebbe trovato a prendere decisioni impopolari, soprattutto in un momento delicato come quello della crisi economica che investito il suo paese. Eppure, c'è da scommetterci, non si sarebbe aspettato un salto nel passato, precisamente un balzo al 1773, quando i coloni americani riversarono nella baia di Boston il tè arrivato dalla Gran Bretagna come segno di protesta di fronte ai balzelli troppo alti. Una scena simile si sta ripetendo in tutti gli Stati Uniti di fronte all'inasprimento fiscale deciso dal governo federale. Il 15 aprile non è una data casuale: è infatti il giorno entro il quale i cittadini pagano il conguaglio finale delle tasse dell'anno prima e devono anche iniziare a versare un congruo anticipo su quello che prevedono di guadagnare quest'anno. Il tam-tam è ha preso il via, come accaduto spesso anche negli ultimi anni, via internet con blog e siti ed oggi sarebbero all'incirca 2000 gli appuntamenti (tra meeting, comizi e cortei) da nord a sud, da est a ovest. Le agenzie non ne riportano traccia, i maggiori quotidiani sono più interessati al nuovo arrivato nella famiglia Obama – un cane –, mentre in molti tacciono sull'ultima puntata di una storia cominciata lo scorso febbraio, quando ormai era chiaro che la pressione fiscale in Usa sarebbe aumentata. Le stime parlano di 750 attivisti che si daranno da fare per accumulare più gente possibile, soprattutto nelle città di New York e Atlanta. Economisti come Paul Krugman, dalle colonne del New York Times, hanno accusato i Repubblicani per la strategia adottata di fronte alla politica economica di Obama, che ha come scopo quello di distruggere il capitalismo malato e dare nuova linfa all'economia nazionale, anche attraverso la nazionalizzazione delle banche. Il Tea Party intanto è cominciato e i contestatori hanno già scovato l'anagramma per Tea: “Taxed Enough Already”. “Siamo già abbastanza tassati”.

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