Il chirurgo di Kiev e i civili crivellati dai russi: "L'Europa pensa che lì non accadrà, ma..."
La guerra in Ucraina dovrebbe spaventare anche l'Europa. Secondo il chirurgo di Velika Dymerka, cittadina poco distante da Kiev, "gli europei stanno vedendo cosa succede al nostro Paese da un mese, ma la loro reazione è troppo parziale: continuano a pensare che ciò non può accadere a loro". Il medico, da giorni alle prese con un'emergenza senza precedenti, mette dunque in guardia "gli europei", cercando di convincerli che la data fatidica che ha portato a questa guerra "è il 2014". Anno in cui Mosca ha spinto alcuni territori del Donbass verso l'indipendenza.
Intanto - ricorda Il Fatto Quotidiano - sul fronte di Kiev, le autorità militari ucraine ieri riaffermavano la presa ormai stabile dei sobborghi di Irpin, Bucha e Hostomel. La capacità dell'Ucraina di fronteggiare la potenza russa sarebbe tutta nel territorio ostile. Il fango causato dal clima, così come la strategia degli ucraini di aprire le chiuse e sradicare gli argini che proteggevano la campagna dalla piena, ha permesso al terreno di allargarsi, diventando un ostacolo per chi lo voglia attraversare.
Nonostante questo la situazione è tutt'altro che tranquilla. Lo stesso sindaco di Irpin, Oleksander Markushin, ha denunciato i tentativi da parte russa di farlo fuori attraverso un drone: "Era in aria mentre stavo salendo in macchina, ho sentito il ronzio e dopo pochi secondi sono piovute bombe. Vicinissime". Non è la prima volta che il primo cittadino si trova faccia a faccia con la morte: "Con oggi, tre. Avevano già sparato contro la mia auto in precedenza, poi mi hanno bombardato la casa. Ed è sicuro che il bersaglio fossi io perché intorno al palazzo dove vivevo non c'è alcun obiettivo militare o postazione ucraina. E quel giorno avevo rifiutato una proposta di collaborazione fattami arrivare dai russi. L'ho rispedita al mittente platealmente, scrivendo anche un post su Facebook al riguardo".