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Immigrazione, Italia condannata da Strasburgo: c'è un "caso Apostolico"?

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Nuovi Apostolico nascono. Anche a Strasburgo c’è un giudice che segue le orme di quella Iolanda Apostolico che giorni fa negò il trattenimento di tre migranti, stracciando le norme varate dal governo. E infatti la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ordinato all’Italia di risarcire tre migranti tunisini, stabilendo che sono stati sottoposti a un trattamento "inumano e degradante" sull’isola di Lampedusa.

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Sbarcati clandestinamente tra il 2017 e il 2019, i tre avrebbero vissuto momenti complicati in un centro di accoglienza. Il tribunale cita la presenza di due soli servizi igienici per 40 persone e una mancanza di spazio che ha costretto alcune persone a dormire su materassi all’aperto. "In assenza di un ordine che giustifichi la loro detenzione" - riporta anche Il Tempo -, la Corte ha ritenuto che i ricorrenti fossero stati "arbitrariamente privati della loro libertà". Tradotto: per la Cedu le autorità italiane hanno violato l’articolo 5 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Risultato? Roma dovrà risarcire i tre con un importo di 9.000 euro ciascuno.

 


Intanto nel centro di Contrada Imbriacola sono appena sei i migranti presenti, dopo il trasferimento stamani di 130 ospiti, "scortati" dalla Polizia al porto e imbarcati sul traghetto di linea che in serata attraccherà a Porto Empedocle. Sul fronte degli sbarchi sulla più grande delle Pelagie si registra così una tregua con un solo approdo da mezzanotte. Sono 37, tutti uomini originari d Siria, Egitto e Gambia, i migranti arrivati all'alba al molo Favaloro dopo essere stati intercettati dagli uomini della Guardia costiera. 

 

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