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M5s, Giuseppe Conte in Europa alleato di Ilaria Salis e Carola Rackete?

Andrea Carrabino
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Svolta europea per il Movimento Cinque stelle. Il partito guidato da Giuseppe Conte ha formalizzato la richiesta per entrare nella Sinistra, al momento il sesto gruppo politico del Parlamento di Bruxelles che vanta tra le proprie fila 39 deputati. In precedenza, i pentastellati avevano tentato di formare un gruppo autonomo anche con i tedeschi della nuova Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw), salvo poi tornare sui propri passi.

L'operazione dovrebbe coinvolgere una ventina di eurodeputati: otto pentastellati e sei di Bsw. Ma, come riporta il Corriere, l'ex presidente del Consiglio non ha gestito la trattativa in prima persona: ha preferito restare a Roma. Se la manovra dovesse andare in porto, la Sinistra scalerebbe le posizioni della classifica dei raggruppamenti politici europei, raggiungendo i Verdi fermi a quota 54 membri. La decisione circa l'ingresso nel gruppo è prevista per domani, giovedì 4 luglio.

L'obiettivo per il Movimento 5 stelle è duplice. Da una parte, evitare di rimanere ancora nel raggruppamento dei "non iscritti", condizione che impedisce de facto di far valere il proprio peso politico, oltre che poter accedere ai finanziamenti comuni. Dall'altra, costruire un "nuovo fronte popolare" ispirandosi al modello francese. Operazione che è già in corso in Italia con il campo larghissimo. Il timing dei pentastellati non è casuale perché domani, giovedì 4 luglio, è la data che si sono dati i gruppi per poi procedere alla divisione delle cariche, dalle vicepresidenze del Parlamento ai ruoli nelle commissioni.

 

 

Se il M5s dovesse entrare nella Sinistra europea, diventerebbe un alleato anche di Avs, il partito dove militano Ilaria Salis e Mimmo Lucano. Ma ritroverebbe anche una vecchia conoscenza del nostro Paese: Carola Rackete. L'ex capitana rossa è riuscita a farsi eleggere al Parlamento europeo tra le fila di Die Linke, formazione politica tedesca. La paladina dei migranti potrebbe finalmente "riabbracciare" Giuseppe Conte, che curiosamente era presidente del Consiglio proprio quando la Rackete speronò una motovedetta della Guardia di finanza italiana. Un curioso scherzo del destino.

 

 

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