M5s, Barbara Lezzi assume come portaborse la figlia del compagno

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 25 maggio 2014
M5s, Barbara Lezzi assume come portaborse la figlia del compagno
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Restituiscono parte dei propri emolumenti da deputati è vero, ma la diversità antopologica sbandierata dai grillini nei confronti della casta, quella casta che pur non avendo merito assume figli, parenti e amici, finisce qui.  L'ultimo scandalo che coinvolge il Movimento Cinque Stelle è quello che riguarda la senatrice Barbara Lezzi, quarantenne leccese e considerata tra le attiviste più vicine al leader, che ha assunto come portaborse - tra i circa 20mila candidati che hanno inviato un curriculum al sito del movimento sperando in una selezione basata sul merito - la figlia del suo fidanzato. Non proprio una persona a caso, fa notare Emiliano Fittipaldi che ha reso nota la vicenda sull'Espresso. I sospetti sulla portaborse della Lezzi, che nel frattempo ha fatto "innamorare" Bruno Vespa, sono iniziati a circolare tra gli attivisti pugliesi a fine settembre, ricorda Fittipaldi, scatenando in rete polemiche e smentite. Così tre giorni fa è stata la stessa Lezzi, durante un incontro pubblico, ad ammettere di aver contrattualizzato come «assistente personale» la figlia del compagno. «Per gli assistenti personali» ha spiegato davanti alla platea grillina «noi non abbiamo stabilito nessuna norma interna se non quella prevista dal Senato. Che prevede che non vengano assunti familiari, conviventi, parenti o affini». Secondo la Lezzi, dunque, la figura della figlia del fidanzato non può essere considerata "affine". «Io ho assunto una ragazza, che ho conosciuto ai meet-up insieme al padre, con il quale adesso ho anche una relazione» ha ragionato «Io non convivo con il padre: sono molto tranquilla a dirla questa cosa. Io tra l'altro ho assunto non il padre, ma la figlia, che è una ragazza laureata in Economia, e io sono vicepresidente della commissione Bilancio…». Insomma, tutto normale.