Romney-Obama uno a zero. Il primo faccia a faccia tra i due candidati all presidenza americana ha riservato un colpo di scena con lo sfidante repubblicano deciso e aggressivo nel colpire l’avversario sui temi di economia e lavoro, e il presidente in carica meno convincente ma, soprattutto, sulla difensiva, incapace di incalzare il suo avversario. Un esito, dopo un’ora e mezzo di faccia e faccia, subito sottolineato da un sondaggio della Cnn secondo cui è stato Mitt Romney, a uscire vittorioso con il 67% delle preferenze contro il 25% di Barack Obama. Il confronto - Nel primo dibattito presidenziale, moderato dal famoso giornalista della PBS Jim Leher, si è svolto secondo il copione previsto ed ha avuto come tema principale del confronto l’economia. Obama è partito all’attacco sulle tasse mentre lo sfidante repubblicano per la Casa Bianca, Romney, ha ribattuto su quello che è considerato il vero tallone di Achille del presidente americano: l'alto livello del tasso di disoccupazione, sopra l’8 per cento. "Sembrava che Obama volesse essere altrove", ha commentato il Washington Post. Dello stesso avviso il famoso giornalista politico della Cnn, John King. "Sembrava che Obama non volesse fronteggiare Romney". L'occupazione - La prima domanda ad Obama è stata proprio sul lavoro considerando che nessun presidente americano è mai riuscito a vincere un secondo mandato con un tasso di disoccupazione superiore al 7,2%, dicono le statistiche. Obama si è difeso snocciolando i numeri suo posti di lavoro creati in primo luogo con il salvataggio dell’industria dell’auto. "In America serve un nuovo patriottismo incentrato sulla classe media" ha detto Obama, lanciando una sferzata a Romney che è sostenuto dal miliardario Donald Trump e che non è certo "un esempio di piccolo imprenditore della classe media". Le tasse - La ricetta di Romney, "per far ripartire l’America" si basa invece in primo sul taglio delle tasse, l’indipendenza energetica, il raddoppio degli scambi commerciali e una linea dura con la Cina. "Voi tartassate le classe media non è questa la ricetta giusta", ha incalzato Obama. "Non hai capito la mia ricetta - è stata la risposta di Romney - non voglio ridurre le tasse sui ricchi e aumentarle sulla classe media. Voglio ridurre le aliquote per ridurre il carico fiscale generale. Questo è il modo più efficiente per far riprendere il Paese". "Il cammino intrapreso è infruttuoso - ha aggiunto il candidato repubblicano - il presidente ha una visione troppo simile a quella che aveva quattro anni fa: quella di un governo sempre più invadente, con più spese più tasse e più regole". La sanità - Pochi i punti di convergenza, limitati al rilancio dell’istruzione pubblica e all’aumento della produzione energetica. Romney ha attaccato Obama soprattutto sulla riforma sanitaria: "Non taglierò le tasse sui ricchi" e "cancellerò l’Obamacare che uccide posti di lavoro". Così il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, ha attaccato Barack Obama durante il primo dei tre faccia a faccia in tv. Se la riforma della sanità "sarà abolita - ha replicato Obama - saremo alla mercè delle assicurazioni". Obama ha anche parlato quattro minuti in più rispetto allo sfidante repubblicano Mitt Romney, secondo il countdown della CNN che ha trasmesso l’evento in diretta. Complessivamente il presidente in carica ha parlato 42 minuti e 50 secondi. Obama è stato anche esplicitamente richiamato all’ordine dal moderatore per "aver sforato" il tempo a sua disposizione durante una delle risposte.