Bolzano, 22 apr. - (Adnkronos) - L'Alto Adige ha fatto registrare dati tutto sommato confortanti, per la stagione turistica invernale appena conclusa. Il bilancio della stagione invernale in Alta Pusteria non si discosta molto dalle previsioni della vigilia. Le quali, considerati i venti di crisi che hanno spazzato l'autunno europeo e in particolare quello italiano, erano giustificatamente tutt'altro che ottimistiche. In particolare, le associazioni turistiche di Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido e Sesto Pusteria hanno registrato cifre di arrivi e pernottamenti che sono risultate in crescita rispetto a quelle del 2011. "E' un dato che ci fa indubbiamente piacere ma che non deve trarre in inganno - afferma Alfred Prenn, il presidente del Consorzio turistico dell'Alta Pusteria - e che in ogni caso va analizzato nel contesto globale, considerando soprattutto che il segno positivo e' stato realizzato grazie alla coincidenza con le settimane di carnevale che, notoriamente, fanno registrare sempre afflussi notevoli". Il presidente del Consorzio turistico dell'Alta Pusteria, se da una parte non si nasconde la difficolta' del momento di crisi generalizzata, in cui soprattutto la clientela italiana e' quella che ha puntato decisamente al risparmio, non si fascia neppure la testa prima di essersela rotta: "I presupposti, ovviamente, non ci lasciano prevedere consuntivi positivi o comunque una stagione invernale in linea con le precedenti. La crisi c'e', e' dovunque e non mi sembra davvero il caso di nasconderselo. Il calo c'e', nessuno lo vuole o lo puo' negare, ma sono convinto che alla fine i numeri ci diranno che c'e' spazio anche per una ripresa". (segue)




