"Adottato da Obama e Michelle? No, grazie, piuttosto orfano. Mi spiace per il mio amico Telese, direttore di Pubblico, che ha chiesto a tutta pagina ospitalità nella famiglia presidenziale, ma io non sento questo trasporto filiale. Proprio non ci riesco. E quell’abbraccio sdolcinato che ha fatto il giro del mondo via tweet non penso che sia, come scrive lui, «il simbolo di quello che dovremmo essere», ma solo una piccola furbata mediatica. Anzi, se la devo dire tutta, mi danno persino un po’ fastidio queste esibizioni di affetto, queste smancerie in pubblico, baci e abbracci, smack smack, effusioni, tesoro mio, piccioncino, amoruccio caro, come farei senza di te. Le facessero nel privé della Casa Bianca, se sono sincere, non in mondovisione", scrive Mario Giordano su Libero di venerdì 9 novembre. Il punto è che i giornali italiani sono in ginocchio da Barack: quanti inchini per la vittoria di uno che ha combinato soltanto dei guai. Si va da chi come Telese chiede di essere adottato, a chi lo definisce "icona di un'epoca" e fino a chi celebra la sua love story. Ma nessuno accenna ai suoi flop: economia e Libia in primis. Leggi il commento di Mario Giordano su Libero di venerdì 9 novembre