Taranto, 12 dic. (Adnkronos) - Qualche contraddizione tra precedenti interrogatori resi durante le indagini e il famoso memoriale e qualche 'non ricordo' hanno caratterizzato finora il controesame di Michele Misseri, interrotto nella precedente seduta, da parte del pm Mariano Buccoliero davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Taranto dove si celebra la 32esima udienza del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto del 2010. La ricostruzione sta riguardando i momenti successivi alla soppressione del cadavere della vittima nel pozzo di contrada 'Mosca', nei pressi di Avetrana. Ad esempio, nell'interrogatorio reso tra il 6 e il 7 ottobre 2010, quando ammise di aver ucciso Sarah, Misseri aveva dichiarato di essersi occupato subito di gettare in un cassonetto le scarpe infradito che indossava la vittima insieme alla corda utilizzata per il delitto. Nel memoriale, invece, afferma che le scarpe e la corda erano rimaste nel garage e che successivamente le aveva recuperate, precisamente quando era tornato per prendere le cassette per andare a raccogliere i fagiolini in un campo vicino alla sua abitazione insieme al cognato. L'uomo in alcuni interrogatori parla anche del fatto di aver rimesso le scarpe alla ragazza in campagna quando l'aveva rivestita. Durante il controesame, a un certo punto, ha anche detto: "Ho sbagliato a scrivere nel memoriale di aver messo le scarpe nello zaino". (segue)