Trent'anni per rimpiazzare una toga. E io intanto muoio di fame

Raccontateci le vostre storie da "giustiziati", ossia cittadini con la vita stravolta dai bizantinismi della giustizia
di Andrea Tempestinidomenica 17 giugno 2012
Trent'anni per rimpiazzare una toga. E io intanto muoio di fame
1' di lettura

È un anno e mezzo che il giudice ha condannato la cooperativa  di Sarno (provincia di Salerno) in cui lavoravo fino ad Aprile 2008, e non riesco ad ottenere quello che mi spetta: liquidazione, stipendi e tredicesime.  L’ufficiale giudiziario ha pignorato alla ditta dove lavoravo delle auto distrutte, con addirittura pezzi mancanti di motore e carrozzeria, auto che non potevano circolare,  sono state valutate 16 mila euro, se avessi la possibilità di farvele vedere capireste che si tratta di una assurda e criminale complicità fra l’ufficiale giudiziario e la cooperativa dove lavoravo. Ci sono voluti tre anni per iniziare la causa, e sapete perché? Perché il giudice che mi era stato assegnato era stato trasferito dal Tribunale di Nocera Inferiore  ad altro Tribunale. Ci sono voluti tre anni per trovare un sostituto: ogni volta che c’era l’udienza, la causa veniva rinviata perché il giudice non c’era, e ciò nonostante fosse noto che il giudice non lavorava più presso quel Tribunale, ma veniva ugualmente assegnato alle cause. Quindi, prima di fare la causa, io già sapevo che sarebbe stata rinviata perché il giudice che l’aveva non lavorava piu al Tribunale di Nocera Inferiore. Sono più di quattro anni che non riesco a trovare lavoro e vivo con mia mamma pensionata (460 euro al mese).  Scusate lo sfogo e eventuali errori grammaticali: sono troppo incazzato per non incorrere in errori.  di Luigi Montano