“I servizi segreti europei lanciano l’allarme di fronte alle crescenti ambizioni delle organizzazioni islamiste politiche, in primo luogo la confraternita dei Fratelli Musulmani. Il loro obiettivo: instaurare progressivamente società parallele in Europa, sotto una veste religiosa ma animate da un progetto politico di lungo termine. Una strategia nell’ombra sotto copertura associativa. I Fratelli Musulmani si presentano raramente con il loro nome. Operano attraverso una rete densa di organizzazioni, associazioni e fondazioni culturali o caritative. Questo approccio consente loro di agire al riparo dai radar dei servizi di sicurezza, puntando a radicarsi stabilmente nel tessuto sociale europeo. Recenti rapporti di intelligence europei hanno lanciato l’allarme sulle manovre della confraternita per infiltrarsi nelle società europee, intrecciare legami con responsabili politici e influenzare i valori democratici nel lungo periodo. Questa strategia di insediamento graduale si basa su una logica di potere diffuso ma strutturato.
Infiltrazione delle istituzioni locali: L’ultimo rapporto del Centro Internazionale per gli Studi Strategici sottolinea come la nuova linea strategica dei Fratelli Musulmani non punti più all’isolamento comunitario, bensì a un’integrazione strategica a livello locale – in particolare all’interno di municipi e consigli locali – dove cercano di esercitare un’influenza crescente. Un’“islamizzazione dal basso”. Secondo il quotidiano Israel Hayom, i servizi di intelligence europei non sono più preoccupati solo dalle trasformazioni demografiche legate alle ondate migratorie degli anni ’60, ma soprattutto da un progetto di infiltrazione attiva delle istituzioni pubbliche, educative e sociali. L’obiettivo finale: instaurare un’islamizzazione progressiva delle società europee.
I Fratelli Musulmani sono identificati come uno degli attori principali di questo movimento. Sotto la copertura di associazioni giovanili, organizzazioni sociali o opere caritative, promuovono pubblicamente un discorso liberale mentre diffondono internamente un’ideologia islamista rigorista. La loro strategia: un’“islamizzazione dalla base al vertice”, una tattica metodica per trasformare gradualmente le società europee secondo una visione politico-religiosa incompatibile con i valori democratici.
Sebbene la confraternita non sia ufficialmente classificata come organizzazione terroristica nell’Unione Europea, numerosi servizi di sicurezza la tengono sotto stretta osservazione. La considerano una minaccia ideologica, strutturale e duratura per l’ordine democratico. I rapporti evidenziano il rischio della nascita di strutture comunitarie parallele che contestano i fondamenti delle società europee. Secondo queste analisi, i Fratelli Musulmani non escludono il ricorso alla violenza se utile a far avanzare i loro obiettivi di lungo termine. Tra le loro ambizioni vi è anche l’instaurazione di un califfato islamico attraverso mezzi pacifici, mantenendo tuttavia la violenza come possibile leva.
I Finanziamenti europei e stranieri: Una contraddizione rilevata dai servizi di sicurezza riguarda l’uso strumentale da parte dei Fratelli Musulmani degli strumenti del sistema occidentale per far avanzare la propria agenda. In alcuni casi, ricevono persino finanziamenti pubblici europei. Secondo Israel Hayom, l’Unione Europea avrebbe versato oltre 40 milioni di euro a Islamic Relief Worldwide, organizzazione sospettata di legami diretti con i Fratelli Musulmani. Inoltre, ulteriori finanziamenti proverrebbero da Paesi non appartenenti all’UE che sostengono progetti su larga scala: costruzione di moschee, apertura di scuole, creazione di fondazioni caritative, nel quadro di un più ampio sforzo di promozione dell’islam politico in Europa. Una dinamica che, secondo i servizi, compromette le possibilità di convivenza pacifica.
Il “cavallo di Troia” dei Fratelli Musulmani in Italia: Anche il quotidiano italiano Il Giornale lancia l’allarme: dalla guerra a Gaza in poi, l’Europa è entrata in uno stato di allerta rafforzato di fronte alle attività dei fratelli Musulmani. Secondo il giornale, le mobilitazioni per Gaza fungono da “cavallo di Troia” per un nuovo ciclo di infiltrazione dell’islam politico nel continente. Le preoccupazioni si estendono dalla Francia alle istituzioni europee, passando per l’Italia. Susanna Ceccardi, eurodeputata italiana, ha denunciato la partecipazione dell’organizzazione FEMYSO – considerata un braccio della confraternita – a un evento giovanile biennale organizzato dal Parlamento Europeo a Strasburgo. Si è basata su un rapporto dell’intelligence francese per criticare questa presenza, dichiarando: «FEMYSO non è una semplice associazione di giovani musulmani europei. È il braccio giovanile del Consiglio dei Musulmani d’Europa, che rappresenta la pietra angolare dei Fratelli Musulmani nel nostro continente. Questa organizzazione incarna un progetto politico radicale, antidemocratico e fondamentalmente opposto ai nostri valori.»
Sono una crescente minaccia in Francia: Secondo il Centro Europeo per gli Studi sull’Intelligence e la Lotta contro il Terrorismo, la presenza dei Fratelli Musulmani in Francia risale alla fine degli anni ’70, con l’arrivo di migranti arabi e musulmani. La prima associazione affiliata sarebbe nata nel 1983 con il nome di Unione delle Organizzazioni Islamiche di Francia (UOIF). Oggi la confraternita sarebbe presente su tutto il territorio francese, con una particolare concentrazione nelle grandi città come Parigi, Lione e Marsiglia. Qui dirige una vasta rete di moschee, associazioni, organizzazioni caritative, centri culturali e scuole islamiche. Sebbene non esistano statistiche ufficiali, alcune stime indicano un numero di membri compreso tra 50.000 e 200.000.
Nel 2021 la Francia ha classificato la confraternita come organizzazione “indesiderata”, portando alla chiusura di numerose moschee e associazioni affiliate, nonché al congelamento dei beni di diversi suoi membri. La decisione si basava su rapporti che indicavano l’intenzione di influenzare la vita politica francese.
Nel 2022, i servizi di intelligence francesi hanno rivelato che i Fratelli Musulmani utilizzano ONG riconosciute dallo Stato per diffondere le loro idee estremiste, infiltrandosi nelle comunità e posizionando propri quadri in strutture che rappresentano ufficialmente i musulmani di Francia. Nel maggio 2024, il governo francese ha avviato un’indagine approfondita sulle attività della confraternita, di fronte ai crescenti rischi per i principi repubblicani, in particolare la laicità e la coesione sociale. I servizi segnalano anche tentativi di influenza elettorale, diffusione di un’agenda estremista e legami con entità radicali straniere.
Secondo i servizi segreti francesi, i Fratelli Musulmani rappresentano una minaccia strategica seria per la sicurezza nazionale e l’equilibrio delle società europee. Il loro progetto di islam politico rischia di indebolire le fondamenta democratiche, la laicità e i diritti fondamentali, in particolare l’uguaglianza di genere.” - Così in una nota l’On. Souad Sbai, Presidente di ACMID-Donna Onlus.
