Giuseppe Ligotti racconta una case history di consulenza aziendale

lunedì 21 luglio 2025
Giuseppe Ligotti racconta una case history di consulenza aziendale
4' di lettura

Nome azienda: Quadrifer
Negli ultimi anni ho avuto il piacere di lavorare con Quadrifer, azienda manufatturiera storica di provincia di Varese. L’azienda, attiva dal 1950 per ben 5 generazioni, nasce come rivendita di ferramenti e casalinghi, diventando poi una società di capitali specializzata vendita di articoli industriali, ferramenta, utensileria, sollevamento, pneumatica, oleodinamica, sicurezza, idraulica, trasporto, antinfortunistica e giardinaggio. Successivamente con la ditta FU.TI.BRA SNC, parte del gruppo Quadrifer, associa alla parte di vendita una parte produttiva fabbricando articoli meccanici di grande precisione. Siamo entrati in contatto nel 2021 e insieme abbiamo sviluppato un nuovo piano welfare per i dipendenti, lavorando su un nuovo processo di miglioramento costi. Con implementazioni che anno dopo anno sono andate a crescere e migliorare la qualità lavorativa dei dipendenti e contemporaneamente a instaurare un rapporto continuativo e di fiducia. Per questo ho deciso di raccontare questa esperienza, che ripercorre il processo lavorativo dal 2021 al 2025, tra azienda e consulente.

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Obiettivi
Sono entrato in contatto con Quadrifer perché la dirigenza era alla ricerca di iniziative di miglioramento del benessere dei dipendenti e allo stesso tempo di efficientamento dei costi. Dopo i primi contatti con la dirigenza abbiamo stabilito insieme gli obiettivi principali del lavoro che avremo sviluppato: · miglioramento del benessere dei dipendenti; · aumento della produttività; · ottimizzazione del costo del lavoro.

Situazione di partenza

Al momento del mio coinvolgimento la dirigenza voleva innanzitutto capire come regolamentare in modo corretto gli incentivi da riconoscere ai dipendenti. Il problema principale da risolvere era capire quale incentivo dovesse essere corrisposto, in base a problematiche di lavoro e di disponibilità. In generale dovevano essere riviste e ottimizzate alcune procedure in favore di una riduzione dei costi, un aumento della produttività e un’ottimizzazione del costo del lavoro. Durante il primo anno, nel 2021, ci siamo occupati dell’utilizzo degli incentivi, poi negli anni successivi (2022, 2023, 2024 e 2025) abbiamo ampliato i benefit per i dipendenti e costruito un welfare aziendale sempre più stabile.

Piano d’azione

Per prima cosa ho visitato l’azienda e fatto un lavoro di ricerca e analisi dei processi in atto, sia a livello produttivo, sia a livello di gestione del personale. Questa prima fase è stata un lavoro a quattro mani che ha visto il coinvolgimento dei manager aziendali, della direzione e del consulente del lavoro interno. Il coinvolgimento dei manager è stato fondamentale per avere ben chiaro quali fossero i fattori che rappresentavano delle criticità. Una volta definito nel dettaglio quali fossero criticità e necessità, ho proposto alcuni interventi capillari. Le proposte sono state revisionate e approfondite dall’azienda, fino ad arrivare a delle azioni che fossero condivise e attuabili. In questo caso, la prima criticità era capire come spendere i soldi messi a disposizione delle politiche di welfare e contemporaneamente ridurre gli sprechi sulla gestione del personale. Le politiche di welfare, si basano sulla possibilità di ricevere beni e servizi, che consentono all’azienda di diminuire (o non alzare) il costo dipendente, e ai dipendenti di godere di servizi extra stipendio che vanno a migliorare o facilitare, altresì integrare la loro quotidianità. All’inizio di questo processo di rinnovamento, la parte più difficoltosa è stata riuscire a far comprendere ai dipendenti che la retribuzione può essere un concetto non solo monetario e che l’azienda era obbligata a erogare questi soldi come welfare. Per questo è stato fatto un lavoro capillare che ha permesso di spiegare ai dipendenti il processo che garantiva loro l’effettivo beneficiare dei servizi.

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Coinvolgimento dei dipendenti
Fin dal primo momento di analisi i dipendenti sono stati coinvolti in questo meticoloso processo. Insieme all’azienda abbiamo organizzato incontri individuali con i dipendenti. Gli incontri avevano una molteplice funzione: - individuare quali erano i servizi più utili per loro; perrmettere loro di esprimersi in maniera libera, creando un rapporto di fiducia - spiegare cosa stavamo facendo, scendere nel dettaglio di procedure e vantaggi, chiarire i processi di erogazione dei servizi e vincere la loro diffidenza. Il lavoro di interviste si è protratto per mesi, e ha portato in primis a un processo di crescita personale e arricchimento dei lavoratori. Contemporaneamente sono state individuate le aree di maggior intervento sviluppate poi nel regolamento.

Risultati
Dopo 4 anni di collaborazione, oggi siamo riusciti ad avere un welfare diviso per livelli, applicato in tutte le sedi del gruppo e a tutti i lavoratori. In totale il gruppo Quadrifer ha deciso di investire in welfare nel 2024 circa 18.000 euro l’anno, che vanno a coprire varie fasce di reddito e di livelli. A livello generale i risultati ottenuti sono stati molto positivi, con un grado di soddisfazione dell’azienda e dei dipendenti elevatissimo. Il lavoro fatto insieme ha portato ad un miglioramento del benessere dei dipendenti e della qualità di lavoro e della produttività generale. Il che ha portato anche a un risparmio effettivo sul costo del lavoro, tant’è che si è deciso di rinnovare la politica di welfare anche per i prossimi tre anni. In conclusione, posso dire che ogni piano welfare può essere cucito a misura di ogni realtà, gli strumenti offerti dalle normative sono flessibili e adattabili. Per questo motivo un lavoro così strutturato, un coinvolgimento così profondo degli organi aziendali e dei dipendenti permette di raggiungere risultati tangibili e positivi.