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In Onda, Peter Gomez sventola manette a Renzi? Sallusti lo infilza: "Mi dica qual è il reato"

Alessandro Sallusti e Peter Gomez

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Scontro tra Alessandro Sallusti e Peter Gomez in studio da David Parenzo e Concita De Gregorio a In Onda, su La7, nella puntata del 15 luglio sul caso che coinvolge Matteo Renzi, indagato per finanziamento illecito: "Come gli hanno dato 200mila euro per un documentario venduto nella migliore delle ipotesi a 20mila euro...", insinua Gomez. "Sicuramente è innocente ma sicuramente bisogna indagare". Quindi il direttore di Libero osserva: "Non capisco quale è il reato". Secondo il direttore del sito del Fatto Quotidiano si tratta di "finanziamento illecito".  "È una trattativa privata, la Juventus ha il diritto di strapagare un giocatore se lo ritiene opportuno", ribatte Sallusti. "Come i politici e i giornalisti che scrivono libri, serve a far lustro a una vetrina". "Presta ha fatto delle fatture gonfiate nei confronti di Renzi e va dimostrato certo", continua Gomez. "Questo è quello che sostiene l'accusa".

 

 

Tant'è. Nel suo editoriale su Libero Sallusti aveva scritto dell'avviso di garanzia per Renzi e per il manager dello spettacolo Lucio Presta con il quale l'ex premier aveva prodotto per Discovery il documentario "Firenze secondo me", quattro puntate andate in onda nel 2018 su tv Nove "peraltro senza grande riscontro di pubblico. L'accusa è di finanziamento illecito ai partiti, la solita che i magistrati contestano ai politici quando, pur frugando nelle loro vite, non trovano nulla di serio". 

 

 

E ancora, spiegava Sallusti: "Non per fare il garantista a oltranza ma la scena di questo avviso di garanzia sembra uscita dalle pagine del libro Il Sistema nel quale Luca Palamara ricostruisce le scorribande della magistratura nella vita politica. C'è il politico ingombrante da punire (di solito, come in questo caso, nemico del Pd), c'è il pm con smania di protagonismo, ci sono i giornali amici che preparano il terreno e ci inzupperanno il biscotto". "Tutto da copione", aveva concluso il direttore, "compreso il fatto che Matteo Renzi stia in questi mesi facendo impazzire la sinistra e ammicchi sia con Salvini che con Berlusconi per bloccare il decreto Zan e per far passare la riforma della giustizia. I più raffinati, e informati delle segrete cose sostengono che questo avviso di garanzia sia anche un segnale a Mario Draghi"

 

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