In Spagna è grande polemica dopo la decisione di un giudice di archiviare il caso di 80 donne - tra cui alcune minorenni - filmate nell'agosto del 2019 mentre urinavano in una strada nascosta, durante una festa di paese. I video sono stati pubblicati su siti a luci rosse a pagamento a loro insaputa. Per il tribunale spagnolo, non c'è alcun reato visto che le vittime sono state filmate in un luogo pubblico. "Nella piazza i bagni pubblici erano troppo pochi per i 30 mila partecipanti. Le lunghe file ci hanno costretto a cercare un posto nascosto", racconta a Repubblica Jennifer, una delle vittime.
Spagna, 42enne italiano massacrato di botte e ucciso in casa: orrore scatenato (forse) da un conto non pagato
Un italiano di 42 anni è stato massacrato di botte e ucciso nella sua casa nell'isola di Gran Canaria, in Spa..."È stato un amico a dirmi che alcuni video della festa stavano circolando sui siti por***. Quando ho trovato il mio ho iniziato a piangere e a farmi prendere dal panico", racconta sempre Jennifer che insieme all'associazione Mulleres en igualdade Burela ha avviato un'azione legale per chiedere alle autorità di aprire un'indagine che non solo identifichi i colpevoli, ma agisca contro i siti web che hanno diffuso i video senza consenso. Ma il giudice Pablo Muñoz Vázquez ha confermato la sentenza di marzo secondo cui in questi video non ci sarebbe "alcuna intenzione di violare la privacy o integrità morale" visto che le vittime sono state filmate in un luogo pubblico.
Fidanzati morti all'improvviso a pochi giorni di distanza. Erano tornati da Tenerife, sconvolgente sospetto
Sono morti improvvisamente a pochi giorni di distanza l’uno dall’altra. È la tragica storia di una gi...Le indagini portate avanti privatamente dalle donne raccontano una storia diversa. "Quando hanno posizionato le videocamere sapevano esattamente che le donne sarebbero andate lì perché è un posto nascosto", racconta Jennifer. Jennifer e le altre vittime sperano di non dover aspettare ancora per la giustizia che meritano. "L'associazione non si arrende e andrà contro la sentenza. Vogliamo sapere chi sono i responsabili, cancellare tutti i video e impedire che tutto questo accada ad altre donne".