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Covid, il badante romeno muore: "Contagiato dall'anziano italiano", un caso clamoroso

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Un risarcimento danni da capogiro quello richiesto dai familiari di un badante di origine romena morto l'anno scorso a 68 anni. La causa del decesso è stata il Covid-19 trasmesso da un anziano per il quale l'uomo lavorava. La famiglia della vittima avrebbe richiesto la cifra stellare di un milione e duecentomila euro circa di danni all'anziano in quanto, secondo le accuse, sarebbe stato proprio lui a infettarla. 

 

 

Una vicenda sicuramente singolare che verrà dibattuta domani di fronte al giudice del Lavoro Dario Bernanrdi del Tribunale di Ravenna. Il Resto del Carlino ha riportato che oltre all'anziano i soggetti citati siano l'assicurazione di quest'ultimo e l'Inail. Secondo la testimonianza dei parenti dell'uomo, il contagio era avvenuto sul luogo di lavoro e la causa esclusiva di morte sarebbe stata il Covid. Il badante era stato assunto in data gennaio 2021 per una prestazione lavorativa part time di 25 ore. L'uomo era poi andata in ferie, dal 23 al 28 agosto, e una volta rientrato a lavoro avrebbe contratto il virus.

 

 

Il datore di lavoro, tramite memoria difensiva anche dell'assicurazione, ha affermato che sia impossibile constatare il nesso causale tra l'infezione del badante e l'ambiente di lavoro. Cosa più importante fra tutte: l'uomo non era vaccinato. Ogni volta che i figli dell'anziano gli chiedevano il motivo della sua non vaccinazione lui rispondeva che si sentiva forte e in buona salute. A peggiorare le cose sembrerebbero stati i metodi alternativi con cui il malato sia stato curato: erbe e infusi antipiretici. Siccome la febbre non dava cenno di scendere allora l'uomo era stato accompagnato dai medici dell'Ucsca e subito dopo al Pronto Soccorso. 

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