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Gianfranco Micciché, l'intercettazione sull'auto blu: "Tranquilla, ce la possono... altamente"

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"Stai tranquilla che sul peculato, proprio, na puonnu (ce la possono, ndr) su... altamente". Così il 4 luglio 2023 si esprimeva Giovanni - detto Gianfranco - Micciché parlando al telefono con una collaboratrice che commentando alcune notizie di stampa lo allertava, in qualche modo, sulle indagini che la Guardia di finanza stava conducendo all’Ars, proprio sull’utilizzo delle "auto blu".

È quanto emerge dall’ordinanza del gip di Palermo, Rosario Di Gioia, che questa mattina, accogliendo le richieste della procura, ha disposto il divieto di dimora a Cefalù per l’ex presidente dell’Ars e attuale deputato regionale Gianfranco Micciché e l’obbligo di dimora nei Comuni di Palermo e Monreale per Maurizio Messina, assistente parlamentare con l'incarico di autista di Micciché.

 

 

Le accuse contestate sono peculato, truffa aggravata ai danni dell’Assemblea Regionale Siciliana e false attestazioni per fatti avvenuti a partire da marzo 2023 e fino a novembre scorso, "da cui si ha modo di ritenere in via gravemente indiziaria che l’utilizzo della vettura da parte del Micciché - scrive il gip - sia avvenuto al solo fine di assecondare interessi privati, propri o della cerchia di familiari, amici e conoscenti, con la distrazione del bene dalla finalità pubblicistica impressa".  Micciché ha fatto sapere che spiegherà tutto ai giudici ed è pronto a pagare nel caso venga accertato l'uso irregolare dell'auto.

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