De Maria, la firma della toga anti-Cav sul permesso del killer di Milano

Il permesso ad Emanuele De Maria, il killer di Milano, firmato da Giulia Turri, la toga che nel 2013 aveva presieduto il collegio che condannò in primo grado Berlusconi per concussione e prostituzione minorile
di Giovanni M. Jacobazzimartedì 13 maggio 2025
De Maria, la firma della toga anti-Cav sul permesso del killer di Milano
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C'è la firma di Giulia Turri nel provvedimento che nel 2023 ha disposto per Emanuele De Maria la liberazione per svolgere il lavoro di receptionist all'hotel Berna, vicino alla stazione centrale di Milano.  La magistrata, dal 2019 in servizio presso l'Ufficio di sorveglianza di Milano, era diventata famosa per aver presieduto il collegio che nel 2013 aveva condannato in primo grado Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile al termine del processo “Ruby”.

La pena, a cui si aggiungeva l'interdizione perpetua dei pubblici uffici, era stata addirittura superiore a quella richiesta dall’allora procuratrice Ilda Boccassini. L’accusa, quando mai infamante, fece il giro del mondo, dando un colpo micidiale alle aspirazioni politiche di Berlusconi soprattutto per le parole utilizzate in sentenza: "Ritiene il Tribunale che la valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento della ragazza nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore ove giovani donne, alcune delle quali prostitute professioniste, compivano atti sessuali in plurimi contesti".

Per la cronaca, Berlusconi sarà poi assolto in appello “perché il fatto non sussiste”. Sentenza confermata dalla Cassazione nel 2015. Tornado invece a De Maria, arrestato nel 2018 dopo aver ucciso due anni prima a coltellate a Castel Volturno una 23enne di origine tunisina, sarebbe diventato definitivamente libero nel 2030.

In primo grado i pm avevano chiesto per lui la pena di trent’anni, ridotti a quattordici con rito abbreviato e poi ulteriormente ridotti a dodici in appello. I magistrati esclusero tutte le aggravanti, fra cui premeditazione, motivi abbietti e crudeltà. Inevitabili le polemiche: con un simile curriculum criminale, sulla base di quali elementi De Maria è stato liberato dopo così poco tempo?

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