Alessandra Todde, slitta la sentenza sulla decadenza: le indiscrezioni

È stata rinviata la sentenza sul ricorso presentato dal presidente della Sardegna contro la richiesta di decadenza per irregolarità nelle spese elettorali. Per gli avvocati potrebbe arrivare domani
giovedì 22 maggio 2025
Alessandra Todde, slitta la sentenza sulla decadenza: le indiscrezioni
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Slitta la sentenza sul ricorso di Alessandra Todde contro la richiesta di decadenza. Il collegio della prima sezione civile del Tribunale di Cagliari - presieduto dal giudice Gaetano Savona non ha emesso la sentenza, ma si è ritirato in camera di consiglio per la decisione, che quasi sicuramente non verrà però depositata nella giornata di giovedì 22 maggio, ma nei prossimi giorni. Il termine massimo, ordinatorio e non obbligatorio, è comunque di 60 giorni.

Dopo aver sentito le parti, il presidente del collegio ha detto di prendere la causa in decisione. Il collegio è poi uscito dall'Aula concludendo questa seconda e ultima udienza e lasciando ancora la politica sarda col fiato sospeso. Secondo gli avvocati coinvolti la sentenza, che sarà direttamente depositata in cancelleria, potrebbe arrivare già domani. Il collegio è chiamato ad accogliere o respingere il ricorso della presidente della Regione Sardegna contro l'ordinanza del Collegio di garanzia elettorale che ne ha dichiarato la decadenza per irregolarità nelle spese elettorali.

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Il caso era esploso il 3 gennaio scorso, quando il collegio di garanzia elettorale contestò all'esponente del Movimento 5 Stelle, appena eletta governatrice, l'assenza di un mandatario elettorale, l’utilizzo di strumenti non tracciabili per le donazioni e la mancata apertura di un conto dedicato. Non solo, perché aveva comminato una multa di 40mila euro decretandone la decadenza. Ma per i legali della Todde si tratta di irregolarità puramente formali. Se fosse dichiarata decaduta da consigliere, la Todde decadrebbe automaticamente da presidente insieme a tutta la giunta e si andrebbe a nuove elezioni.

"Confidiamo che la decisione venga presa in tempi stretti, anche per rimuovere questo clima d'incertezza che si è generato dal 3 gennaio in poi - ha commentato l'avvocato Giuseppe Macciotta del pool difensivo della presidente al termine della seconda udienza -. Noi abbiamo chiesto che il tribunale faccia luce sull'accertamento della inesistenza di una causa di ineleggibilità, perché l'ordinanza, anche se non integrasse gli estremi di una decadenza, certamente individua una fattispecie di ineleggibilità sulla quale bisogna far luce. Noi riteniamo che la presidente Todde non abbia commesso alcuna violazione, neppur formale, neppur minima".