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Il Manifesto dimezzato resisteMa la sinistra invade l'edicola

La storica testata trova un accordo al Ministero del Lavoro, ma in autunno arrivano Telese e Sansonetti

Lucia Esposito
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Si salva Il Manifesto, la testata storica di sinistra: è stato raggiunto un accordo al Ministero del Lavoro che prevede, come spiega il Fatto, una ripartenza del giornale comunista con 36 dipendenti tra giornalisti e poligrafici mentre i 34 rimananti faranno cassa integrazione a rotazione. "Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo ogni giorno lavorato per raggiungere questo risultato ieri abbiamo firmato, dimezzati ma vivi". Il quotidiano diretto da Norma Rangeri si salva anche se in autunno dovrà confrontarsi con la concorrenza "amica": molti nuovi quotidiani di sinistra arriveranno in edicola. Da Pubbilco di Luca Telese, a Paese (che richiama la storica testata Paese Sera) un tabloid di sedici pagine diretto da Piero Sansonetti e distruibuito con alcune testate del Sud che, sempre secondo quanto scrive il Fatto, ha sfilato il sistema editoriale a Telese.

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