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Emilio e il bunga-bunga: non sono un puttaniere

L'ex direttore del Tg4 parla del suo rapporto con Berlusconi, degli scandali giudiziari e del futuro

Lucia Esposito
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"Non sono un puttaniere", Emilio Fede racconta al Fatto quotidiano la festa per il suo ottantunesimo compleanno che ha festeggiato il 24 giugno scorso. Tra gli invitati, c'era Silvio Berlusconi, cosa che lo inorgoglisce parecchio: "Berlusconi è un uomo molto impegnato ma il 24 giugno ha trovato il tempo di festeggiare il suo amico GFede"- Fede parla del suo rapporto con il Cavaliere, un rapporto di amicizia fraterna "ci vogliamo veramente bene, mi è stato vicino. I giornali hanno provato a rovinarmi. Mi hanno dato del puttaniere e poi tritato con la storia della valigetta in Svizzera. Cosa vogliono ancora? Che muoia? Silvio ha capito. Sono stato riaccolto in azienda con tutti gli onori". Fede spiega di aver trovato un Berlusconi sorridente e carismatico, ma con il cuore gonfio d'amarezza. E racconta di avergli detto che, per quanto possa fuggire il leader defli azzurri rimane lui.  Bunga bunga Nega anche i litigi con Confalonieri: "Tra noi ci chiamavamo anciens combattants, tanti ricordi, tante battaglie". L'ex direttore del Tg4 rivela di non aessere più riusciti a vedere il Tg4". Emilio smentisce la storia della valigetta portata in Svizzera, spiega di aver presentato una querela al Corriere della Sera e non nasconde la sua delusione. E sul bunga bunga dice: "Alla mia età? Frescacce. Legga le deposizioni: "Fede stava in un angolo, non se lo cagava nessuna. Tutto abbastanza malinconico. Devo avere la forza di superaere ma non è fascile: non lo auguro a nessuno".  L'ex direttore anticipa anche che sta scrivendo un libro sul giornalismo

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