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Difendere i risparmi con case e terreni

Il mattone rende ancora, anche se è meglio puntare all'estero. Gli appezzamenti si rivalutano del 5% l'anno, ma occhio alle fregature

Giulio Bucchi
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  Due paracadute contro la crisi. Sono sempre loro, i beni-rifugio più amati dagli italiani, ovvero il mattone e il terreno. Investire nella casa conviene ancora, ma occorre correggere il tiro. In alcuni casi, però, il guadagno può valere la tranquillità. Casa dolce casa? - I mutui, effetto diretto dello spread, sono sempre di meno e costano sempre di più: di conseguenza, è favorito chi ha più liquidità. Poi però scatta la seconda trappolona: con l'introduzione dell'Imu ci sono troppe tasse, anche sugli affitti. Conclusione: meglio comprare un appartamento in Grecia, Spagna, Irlanda, oppure a Berlino. E chi non ha molto da investire, ha un'altra opportunità: nel 2012 è aumentata del 10% la vendita di immobili in nuda proprietà. L'anziano cede l'appartamento, incassa e continua a viverci. Piedi per terra - Ci son poi i terreni, che si rivalutano del 5% l'anno. Nelle zone più fertili d'Italia investire nella terra vale di più che comperare oro, azioni o diamanti. Ad apprezzarsi maggiormente sono i vigneti nelle zone di pregio e i seminativi al Nord Est, anche se le differenze possono essere abissali: si va dai 1.000 euro per ettaro dei pascoli di Catanzaro ai 40mila nelle pianure più fertili. Ma occhio alle fregature: a decidere i prezzo sono i mediatori.     Leggi gli articoli di De Stefano e Barbieri su Libero di oggi, domenica 5 agosto    

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