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Regala due euro di paneMultato dalla Finanza

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La disavventura di un fornaio ligure, che aveva dato un po' di focaccia a un ragazzino indigente. Niente scontrino, gli fanno il verbale

Matteo Legnani
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Dagli all'evasore, al profittatore maledetto che non batte lo scontrino e ingrassa con il denaro sottratto alla comunità. Ogni tanto, però, sotto il pugno di ferro dell'Erario rimangono schiacciate solo le mosche. È successo a Giorgio Lorenzini, titolare di un panificio a Isola di Ortonovo, briciola di paese in provincia di La Spezia. La sua bottega si chiama Cudì, se la passano in famiglia, nel borgo la conoscon tutti. Che ha fatto, lo sciagurato? Ha compiuto un gesto molto bello e molto umano, e lo ha fatto senza pensare, con un automatismo ammirevole. Ha regalato un pezzo di focaccia - ché da quelle parti la focaccia la sanno fare come si deve - a un ragazzino di sedici anni. E affinché al giovane non gli si fermasse nel gozzo,  ha aggiunto un cartoncino di the freddo. Totale: 2 euro e 10 centesimi. Una sciocchezza, un pensierino,  visto che la famiglia dell'adolescente ha qualche problema a tirare a fine mese. Sai com'è, c'è la crisi. In paese queste cose si sanno e fortuna che un pizzico di affiatamento comunitario è rimasto: l'amico fornaio ti regala una focaccina e un po' di the. Mica per sfamarti, magari solo per far merenda come la fanno tutti i tuoi compagni di scuola: il superfluo, il più delle volte, è fondamentale. Beh, il Lorenzini incarta la focaccia e non ci pensa più. Il ragazzino piglia il pacchetto e corre fuori. Ma all'angolo della stradina lo fermano. La Finanza: giovine, favorisca lo scontrino. E lo scontrino non c'è. Il fornaio non l'ha rilasciato, chi ci va a pensare, per  due euro e dieci di farinaceo e bevanda annessa regalati. Il sedicenne, sulle prime, tentenna. Annusa che ci sono guai in vista e non vuol far la spia col rischio di inguaiare chi gli ha appena usato una cortesia. I finanzieri insistono, tuttavia, e quello confessa: il pane me l'ha regalato il Lorenzini, lo scontrino non ce l'ho perché non si mangia, dunque mi pareva superfluo richiederlo. A questo punto si consuma il dramma. Il ragazzo viene ricondotto a casa siccome Pinocchio, e ai famigliari viene richiesto di fornire i documenti per l'identificazione. Ma la mazzata spetta all'incauto panificatore, che si è reso colpevole di distribuzione illegale di focaccia con aggravante di bevanda. Il regalino senza scontrino è evasione fiscale. Le forze dell'ordine stendono apposito e sterminato verbale. Presto giungerà adeguata sanzione, immaginiamo ben più salata della focaccia di cui sopra. «Non so ancora quanto dovrò pagare», racconta il Lorenzini. «Di questa storia non ne vorrei più parlare, anche perché ai genitori del ragazzo non è piaciuta molto questa pubblicità. Li capisco. Li conosco bene, sono italiani, hanno qualche problema disoldi, adesso anche con l'assicurazione... Siamo quattro e cinque case, qua intorno, qualche volta a quella famiglia abbiamo dato una mano, regalato un passeggino, cose così. Sono molto dignitosi, si danno tanto da fare, ma sa com'è, la crisi». Eh, la crisi. Lei però ha nascosto una focaccina al Fisco, Lorenzini. «Lo so che bisogna fare lo scontrino. La multa ci sta, avrei potuto battere un euro in cassa, ma per due euro, poi gliel'ho regalata... Io capisco che bisogna fare la multa. Mi è capitato delle altre volte, me l'hanno fatta perché non ho dato uno scontrino, ma può succedere, specie quando escono in massa i ragazzini da scuola e vengono qua, con la ressa. Non mi sono mai lamentato. Però c'è un limite. Non posso nemmeno mettere sul conto, sa? Ma come si fa, viene qualcuno a prendere il pane e il latte, mi dice “me lo segni, che alla fine del mese, con lo stipendio,  regoliamo?”. Non si può». E non si può nemmeno regalare una fettina a un ragazzetto senza pagarci sopra le tasse, siano pure cinquanta centesimi. La madre del sedicenne, per l'imbarazzo, è corsa in panetteria a scusarsi d'aver causato problemi a un concittadino gentile. La porzione di popolo che si trovava nei pressi del forno al momento del verbale si è risentita, ha preso le parti del Lorenzini, ha protestato con le  zelanti Fiamme gialle. Inutilmente: il multone arriverà, con le gabelle non la si passa liscia.  Oh, intendiamoci: i paesani non hanno organizzato sommosse, per carità. Dopo tutto, di regalino trattavasi, non di gesto eroico dell'impavido fornaio. E di atmosfera evangelica ce n'era solo un pizzico. Quel tanto che bastava per sapere che bisogna dare a Cesare quanto gli spetta, come no. Ma Gesù mi pare   che abbia anche detto  di offrire la merenda   agli affamati. E son sicuro che più avanti, nelle Scritture, c'era scritto di aggiungere un cartoncino di the freddo. Ché se no la focaccia ti si pianta in gola e non va più giù. di Francesco Borgonovo  

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