Estorsioni a ditte di Milano
Nel mirino il sindaco di Gela
Volevano imporre il pagamento del pizzo anchealle imprese siciliane che si aggiudicavano appalti pubblici a Milano.Gli imprenditori avrebbero dovuto pagare "la protezione" dei boss anche sesvolgevano lavori in città del Nord Italia e non solo in Sicilia. Èquanto emerge da una inchiesta che ha portato la polizia di Statoall'arresto di due persone, Maurizio Saverio La Rosa, di40 anni e Maurizio Trubia, di 41, entrambi di Gela. I provvedimenti cautelari sono stati emessidal gip del tribunale di Caltanissetta su richiesta della Direzionedistrettuale antimafia nissena che ha coordinato l'indagine dellaSquadra mobile e del commissariato di Gela. L'indagine punta sul gruppomafioso degli Emmanuello che fanno capo a Cosa nostra, il quale èstrutturato in organismi territoriali che operano unitariamente, o instretta collaborazione, in varie zone del territorio nazionale eall'estero. Accusati diassociazione mafiosa e di aver imposto il pagamento del "pizzo" aimprese di Gela che effettuavano lavori pubblici anche a Milano, i dueindagati dovranno rispondere anche dell'aggravante di aver fatto partedi un'associazione armata, che aveva disponibilità di esplosivo edarmi. Nel mirino il sindaco di Gela - Dall'inchiesta è emerso che il gruppo mafioso degli Emmanuello stavapreparando un attentato per uccidere il sindaco di Gela, RosarioCrocetta (noto per la sua attività antimafia) e alcuni imprenditori che negli ultimi anni hanno collaborato con leforze dell'ordine e la magistratura nella lotta al racket delleestorsioni. Gli inquirenti sostengono che il pericolo di attentatisarebbe stati attuale ed imminente. Per questo motivo la procuradistrettuale antimafia ha chiesto con estrema urgenza il provvedimentocautelare al gip. Il progetto di uccidere Crocetta si inquadra anchenelle campagne di stampa e le iniziative amministrative prese dalsindaco per riaffermare la legalità a Gela.