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I ladri si rubano Sant'Anselmo

Fedeli affranti: era la sua festa

Albina Perri
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Una volta si diceva: lascia stare i santi. Ma al giorno d'oggi evidentemente non si usa più. I ladri si rubano anche quelli. E' successo a Sant'Anselmo, patrono di Bormazo (Viterbo), portato via nottetempo dentro la sua teca d'argento. Il santo patrono del paese doveva essere portato oggi in processione: era la sua festa. Invece l'urna con i suoi resti è stata tafugata e ora il paese non sa come fare. I ladri si sono entrati di notte nella sacrestia della chiesa e hanno portato via l'oggetto votivo, lasciando però molti altri oggetti di valore, come i calici in oro. Secondo il sindaco di Bomarzo, Stefano Bonori, è un furto mirato e di "un gravissimo affronto alla popolazione, consumato proprio nei giorni della festa del patrono. Chi ha rubato le reliquie di Sant'Anselmo, alle quali siamo tutti profondamente legati - ha aggiunto il sindaco -, sappia che non riuscirà a far venir meno la nostra devozione e la nostra fede verso il nostro patrono". Oggi pomeriggio si correrà comunque il Palio di Sant'Anselmo, con i cavalli e i fantini delle cinque contrate del paese che si contenderanno il trofeo. Nonostante il furto sacrilego, prosegue anche la distribuzione delle  ciambelle di Sant'Anselmo, preparate in base ad un'antica ricetta, in ricordo del pane che il vescovo Anselmo distribuiva ai poveri di passaggio a Bomarzo.

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