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L'aeroporto fantasmainaugurato 5 anni fae mai aperto

A Comiso c'è tutto: terminal, piste e torre di controllo. Ma mancano i soldi per i controllori di volo

Matteo Legnani
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A Comiso, nota negli anni '80 per la basa Nato che ospitava i missili nucleari Cruise, sono atterrati solo due aerei: quello di D'Alema, che nel 2007 ha inaugurato ufficalmente la struttura (peraltro allora non ancora ultimata) e un modellino telecomandato, che i rappresentanti del comitato pro-aeroporto hanno fatto volare alcuni giorni fa. La vicenda dello scalo costruito nel sud-est della Sicilia è di quelle italiche, dove la burocrazia la fa da padrona. A Comiso c'è tutto: il terminal completo di arredi interni, la torre di controllo, pista e vie di rullaggio nuove di zecca, il parcheggio per le auto. E' tutto lì da più di un anno. Quello che manca sono i passeggeri. Perchè l'aeroporto non ha mai aperto. Motivo? Mancano i soldi per pagare i controllori di volo: due milioni di euro l'anno che il ministero dell'Economia si rifiuta di sganciare perchè lo scalo è del Comune (che l'ha voluto, fatto costruire e che oggi lo gestisce). Cioè, considerato aeroporto privato. A fine 2011, la Regione Sicilia aveva annunciato che li avrebbe anticipati lei, quei milioni, ma poi non se n'è saputo più nulla. E così, dopo appelli, mobilitazioni e scioperi della fame, oggi l'ex sindaco di Comiso Giuseppe Di Giacomo (che ottenne dall'amico D'Alema il via libera per lo scalo come contropartita per l'ospitalità data a 600 kosovari presso l'ex base Nato a fine anni '90) è partito per Roma, portandosi dietro in pullman alcune centinaia di concittadini. Obiettivo: occupare il terminal delle partenze dell'aeroporto di Fiumicino per convincere il governo a sganciare i soldi per i controllori. L'aeroporto, per il quale sono stati spesi 36 milioni di euro tra fondi europei e Cipe, è nel mirino di Ryanair e di altre compagnie low cost, interessate a servire un'area che con le sue bellezze naturali e le sue città barocche (Ragusa, Vittoria, Modica) sta conoscendo un vero e proprio boom turistico. Il traffico previsto per il primo anno sarebbe di circa 500mila passeggeri. Il 4 luglio, al ministero delle Infrastrutture, si terrà una riunione in cui si discuterà l'ingresso di Comiso nella rete nazionale degli aeroporti. Forse, potrebbe essere la volta buona.

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