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Napoli, appalti per la poliziaArrestato il prefetto Fiorolli

le manette sono scattate per otto persone. Manager pubblici e imprenditori. Al centro dell'inchiesta i lavori per il Cen di Capodimonte

Ignazio Stagno
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Arresti pesanti quelli che questa mattina sono scattati a Napoli per un'inchiesta sulla realizzazione del Cen (centro elaborazione dati) nel quartiere Capodimonte. A finire in manette sono stati manager pubblici, imprenditori e un prefetto. La guardia di finanza sta eseguendo gli ordini su mandato della procura di Napoli. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere, alla turbativa d'asta, all'abuso d'ufficio. Prefetto in manetta - Tra i fermati c'è anche l'ex direttore delle specialità della polizia, il prefetto Oscar Fiorolli, ex questore di Genova e Napoli, tra i massimi dirigenti del ministero dell'Interno. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nell'ambito dell'inchiesta la Procura di Napoli ha chiesto l'interdizione dai pubblici uffici dei prefetti Nicola Izzo e Giovanna Iurato. le manette sono scattate, oltre che per il provveditore delle opere pubbliche della Campania e del Molise sino al 2010, Mauro Mautone, anche per l'ex amministratore delegato della Elsag Datamat, Carlo Gualdaroni e Lucio Carmine Gentile. Ai domiciliari anche Guido Nasta, collaboratore di Subbioni, Luigi De Simone e l'imprenditore pugliese Enrico Intini. Obbligo di presentazione alla pg per Roberto La Rocca, Fabrizio Zanella, Antonio Burinato e Paolo Gustuti. l'inchiesta in corso e gli arresti riguardano un'indagine complessa sulle irregolarità degli appalti concessi in affidamento dal pacchetto sicurezza a società del gruppo Finmeccanica.    

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