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Patente e libretto, la Motorizzazione: come funziona la nuova norma

Ignazio Stagno
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Il 3 novembre è alle porte e le nuove regole su patente e libretto stanno per debuttare. Da questa data in poi il nome del conducente dei veicoli deve comparire sul libretto di circolazione. Panico tra milioni di automobilisti che temono sanzioni da 700 euro. Per fare chiarezza sulla nuova norma è intervenuta la Motorizzazione. “Rimango perplesso che una norma che serve per identificare i responsabili della circolazione venga presa, invece che come un'opportunità, come un appesantimento burocratico. Sull'intestazione temporanea della carta di circolazione si è fatto tanto allarmismo per niente”, dice in un'intervista a Ilfattoquotidiano.it il direttore generale della Motorizzazione civile, Maurizio Vitelli.  La motorizzazione - “I primi soggetti che ricadono in questa fattispecie sono quelli che prendono un'auto in affitto da società di noleggio, che hanno un contratto, spesso annuale”, dice Vitelli. Il provvedimento interesserà complessivamente circa 250.000 veicoli l'anno, ma molto raramente quelli privati: la modifica della carta di circolazione non è praticamente mai necessaria, spiega Vitelli, perché raramente si impresta l'auto a un amico o conoscente per oltre 30 giorni, e per i conviventi non è comunque necessaria. “La filosofia della norma non era contrastare la condivisione delle automobili, ma combattere l'uso prolungato e illegittimo di certi comodati”. Chi riguarda - “Per la verità, la questione nacque dal caso di un'anziana nullatenente che aveva nella sua disponibilità più di cento veicoli che venivano guidati da soggetti non individuabili, spesso in situazioni di non idoneità alla guida”. “Il legislatore, a suo tempo, nel 2010, creò questa norma principalmente per conoscere chi era responsabile della circolazione dei veicoli. A questa esigenza si affiancò quella di tracciare le situazioni di intestazione fittizia e di avere uno strumento con cui contrastarle. Il Parlamento costruì questa legge, su cui noi dovemmo lavorare con un ddl di modifica al Codice della strada che impiegò quasi due anni per superare tutti i passaggi parlamentari. Successivamente abbiamo costruito gli applicativi informatici e poi abbiamo iniziato a lavorare con tavoli tecnici nei quali abbiamo invitato tutti gli attori, fra cui l'Aniasa (associazione degli autonoleggi), l'Assilea (dei leasing), l'Anfia (della filiera dell'industria automobilistica italiana), l'Unrae (dei marchi esteri). È stato un lavoro piuttosto travagliato perché abbiamo preso atto delle difficoltà di tutte le categorie. A valle di questo lavoro abbiamo pubblicato finalmente la circolare del 10 luglio, la cui attuazione parte molto più tardi, il 3 novembre, per dare a tutti l'opportunità di leggerla e informarsi”. Gli esenti - Secondo il direttore della Motorizzazione, l'intestazione temporanea della carta di circolazione ha molti vantaggi per i cittadini, perché in caso di noleggio di una vettura si evitano le doppie notifiche e i relativi costi perché l'eventuale infrazione ora sarà contastata direttamente a chi l'ha fatta. Insomma secondo la Motorizzazione, l'annotazione sulla carta di circolazione del nome di chi utilizza un veicolo non suo è obbligatoria solo a condizione che l'utilizzatore abbia il veicolo in disponibilità per uso esclusivo e personale superiore a 30 giorni continuativi. Non è invece obbligatoria per chi si trovava in questa situazione prima del 3 novembre, né tra familiari conviventi. 

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