Maltempo: Roma sta tornando alla normalità, allarme-ciclone in Sicilia
Continua ad imperversare il maltempo sul nostro Paese. L'emergenza sta lentamente abbandonando Roma, dopo che in mattinata la capitale era ripiombata nei disagi: il fiume Almone è straripato, allagando un tratto dell'Appia Antica (e uccidendo diversi animali in una fattoria), ma la protezione civile ha mantenuto la situazione sotto controllo. Un tratto delle mura di Porta Pia è crollato: si sono staccate pietre e intonaci, e i vigili del fuoco sono tuttora al lavoro per verificare la stabilità della struttura. E' stato rimosso anche il leccio che dava il nome a piazza dell'Alberone, dopo che due grossi rami staccatisi dalla pianta avevano ferito, in modo comunque non grave, una passante. Capri è ancora isolata: i collegamenti nel golfo di Napoli sono ancora compromessi da vento forte e mare agitato. In provincia di Matera, rimarranno chiuse le scuole di diverse cittadine, così come in Calabria (a Catanzaro, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Crotone e Locri), e in gran parte della Sicilia. Allarme in Sicilia - Proprio l'isola si trova in un momento di massima allerta, perché la protezione civile ha comunicato che esiste il rischio che le coste sicule vengano colpite da un violento ciclone: "Il suo centro è attualmente posizionato sull'isola di Linosa - scrive il comunicato - e la traiettoria del fenomeno non è esattamente prevedibile, ma il suo movimento indica la possibilità che la parte settentrionale del ciclone impatti con le coste siciliane dal tardo pomeriggio, interessando in particolare la fascia costiera delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con un possibile parziale coinvolgimento anche di quelle di Agrigento e Catania. L'intensità sarà variabile in funzione dell'effettiva traiettoria e della parte del ciclone che effettivamente impatterà al suolo. Questo tipo di ciclone è caratterizzato da venti violenti con intensità di tempesta o uragano che generano condizioni di mare in tempesta e producono, sulla costa, mareggiate di particolare gravità". Nessun problema (per ora) al nord: c'erano timori sopratutto per la piena del Po, ma il Grande Fiume ha superato Lombardia ed Emilia senza creare danni, rimanendo sempre sotto controllo. La protezione civile, intanto, ha diramato un nuovo stato di allerta, che durerà fino a domani, su diverse aree del Veneto, che interessano in particolare il bacino Livenza-Lemene-Tagliamento.