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Roma, esplode la rabbia contro gli immigrati. Bombe carta contro il centro migranti e un poliziotto ferito

Nicoletta Orlandi Posti
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Nuova notte di scontri a Tor Sapienza. Poco dopo le 22 un gruppo di circa 50 persone, alcune delle quali armate di bastoni, si è diretto verso il centro di accoglienza dei minori di via Morandi. I manifestanti hanno lanciato bombe carta contro la polizia intervenuta per contenere la contestazione. Un poliziotto è rimasto ferito, con una prognosi di sette giorni al Pertini, e cinque pattuglie sono state danneggiate. Intorno alla mezzanotte e mezzo è tornato l'ordine. Negli scontri durante la protesta contro gli immigrati, oltre all'agente di polizia, è stato ferito anche un cameramen. L'operatore è stato trasportato in ospedale dal 118. Via Morandi - La protesta degli abitanti di Tor Sapienza non è la prima che si verifica a Roma negli ultimi mesi. A settembre un'altra periferia, quella di Corcolle, si ribellò a un centro di accoglienza dopo alcune aggressione subite dai conducenti degli autobus e nei giorni scorsi cittadini contro il centro di prima accoglienza per migranti, con lancio di sassi e cassonetti in fiamme. Fuori alla struttura di viale Giorgio Morandi è stato istituito un presidio fisso delle forze dell'ordine per evitare che la situazione possa nuovamente degenerare. Ieri pomeriggio gli abitanti erano tornati in strada per una riunione pubblica davanti alla struttura che ospita una quarantina di minori del programma Mare Nostrum alla quale erano invitati anche i rappresentanti del V Municipio. Si era cercata una mediazione per ristabilire la calma, tentando di dare risposte ai problemi evidenziati dalla cittadinanza, in particolare si tratta sui furti in auto, in appartamenti, aggressioni ma anche degrado nel quartiere, a partire dalla mancanza di illuminazione all'interno del parco di zona. Ma poi in serata la situazione si è di nuovo trasformata in guerriglia. Salvini andrà a Roma - «Tor Sapienza rappresenta il fallimento dello Stato, frutto della politica folle di una certa sinistra che permette tutto a tutti», ha commentato Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, i nuovi scontri avvenuti nella notte nel quartiere della Capitale. «Ogni violenza va sempre condannata ma l'immigrazione incontrollata e il razzismo nei confronti degli italiani - che non hanno alberghi pagati - rischia di alimentare reazioni sbagliate», sottolinea Salvini. Il leader leghista annuncia che a breve si recherà nella Capitale per verificare la situazione nei quartieri più a rischio di tensioni sociali. «Ho ricevuto molte chiamate, in molti chiedono la mia presenza e quella della Lega. Ci andrò» conclude Salvini. Marino chiama il Questore - Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, da parte sua ha detto di aver chiamato il Questore e di aver «ottenuto l'assicurazione che il territorio interessato sarà presidiato centimetro per centimetro, per impedire altre violenze» . Dopo aver espresso «vicinanza e piena solidarietà agli agenti feriti questa notte da un gruppo di veri e propri criminali», Marino ha puntualizzato: «Questa Amministrazione non accetta che a Roma l'incolumità dei cittadini venga messa a repentaglio da un manipolo di estremisti violenti, che sfogano il proprio fanatismo lanciando blocchetti di marmo, pietre e bottiglie. Questi gesti, inaccettabili, rischiano di mettere in ombra il disagio reale e le paure dei cittadini onesti che invece hanno il diritto sacrosanto di essere ascoltati, come sto già facendo in queste ore insieme al vicesindaco Luigi Nieri». «Roma rifiuta l'ignobile caccia all'immigrato, che si è perfino tradotta nel tentativo di violenza su ragazzini inermi - conclude il sindaco - Nessuno in questa città deve più sentirsi insicuro nel proprio o in altri quartieri, ma tutti i romani devono poter vivere tranquilli, tanto in centro, quanto in periferia».

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