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La classifica del ministero dell'Interno: i reati denunciati sono in aumento del 2,6%

michele deroma
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I reati denunciati nel nostro Paese, nel 2013, sono in aumento del 2,6% rispetto al 2012: i dati forniti al Sole 24 Ore dal ministero dell'Interno offrono una panoramica importante sulle cifre legate alla criminalità, e sono da interpretare in maniera positiva. Il dicastero presieduto da Angelino Alfano, infatti, sottolinea come l'aumento delle denunce di reato possa essere considerato sintomo di una maggiore consapevolezza del crimine da parte delle vittime, nonché una maggior fiducia nella pubblica tutela. I tipi di reato - Ecco le principali tipologie criminose in aumento: 6% per le estorsioni, 20% per le truffe o frodi informatiche, 6% per i furti nelle case, 2,6% (in linea con la media generale) per le rapine, dove però c'è un significativo +10% per gli autori arrestati o denunciati. Il numero dei delitti volontari consumati è, invece, fermo da anni intorno a quota 500-530, con un incremento del 64% dovuto ai 366 morti nel naufragio di migranti a Lampedusa, di tredici mesi fa. Andamento stazionario per gli scippi (20 mila, dopo un forte incremento nel 2012) e calo per i furti d'auto.  Le province - Secondo il rapporto tra reati commessi e abitanti, Milano e Rimini sono le due città che subiscono la pressione più alta: 8 mila reati denunciati ogni 100 mila abitanti. 260 mila denunce nel capoluogo lombardo, mentre la cittadina romagnola deve il suo secondo posto nella graduatoria alla propria vocazione turistica, fonte di reddito ma anche di occasioni criminose, con una popolazione di appena 355 mila persone. Sopra i 6 mila reati, nell'ordine, anche Bologna, Torino, Roma, Ravenna, Genova e Firenze. Le province dove il rapporto è più basso, invece, sono tutte al sud: sotto le 2 mila e 500 denunce ci sono infatti Crotone, Avellino, Enna, Oristano e Matera, fino al fanalino di coda Benevento. Rapine e furti - Napoli è la città "leader" per quanto riguarda le rapine, con 270 casi ogni 100 mila residenti, quasi il quadruplo della media nazionale di 72 casi. Surclassate sia Milano che Roma, mentre le cittadine meno coinvolte in questo tipo di criminalità sono Aosta, Sondrio, Potenza e Belluno, sotto dieci casi ogni 100 mila abitanti. Per i furti nelle abitazioni, +44% ad Asti, che "spicca" in classifica: quasi mille furti in casa ogni 100 mila abitanti, nettamente sopra le altre due province sul podio, Pavia e Torino. Il dato è in forte crescita anche a Lodi e Sondrio, mentre a Campobasso, Napoli, Potenza e Crotone, il numero di reati denunciati è di 130 ogni 100 mila residenti. Borseggi e frodi informatiche - Nei borseggi, la prima provincia in classifica è ancora Rimini (mille casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Bologna e Milano, mentre il fanalino di coda Oristano non raggiunge i dieci casi. Le truffe e le frodi informatiche, invece, colpiscono soprattutto i cittadini di Trieste, con 422 casi, seguiti da Savona e Napoli. Su quasi tutta la penisola, questo tipo di reato è in aumento di almeno il 10%.  

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