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La rivelazione di Massimo Bossetti: "Prego ogni giorno per Yara"

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michele deroma
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"Prego ogni giorno per Yara": esattamente a quattro anni dalla scomparsa della 13enne ginnasta, l'unico imputato per l'omicidio, Massimo Bossetti, rivela la propria scelta "da uomo credente e da padre di tre figli che, nel rispetto del dolore della famiglia Gambirasio, rivolge un pensiero di umana pietà per chi non c'è più". "La preghiera è l'ultima ancora..." - Bossetti, in carcere dallo scorso 16 giugno, legge il Vangelo assieme al cappellano della struttura detenziaria di Bergamo, don Fausto Resmini: per lui, è un aiuto per sopportare la detenzione e per dimenticare quello che viene detto su di lui dalla stampa. "La preghiera resta l'ancora di un credente", ricorda il carpentiere di Mapello: "Prego per la mia famiglia, per i miei figli e per chi non c'è più, perché possa tornare a casa e gli altri possano credere alla mia estraneità nell'omicidio", ripete da dietro le sbarre, come raccontano le persone che gli sono vicino.

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