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Loris, l'auto della madre per sei minuti sul luogo del ritrovamento del cadavere. Bimbo coi polsi legati

Gian Marco Crevatin
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Ad una settimana dalla morte del piccolo Loris Stival, continuano senza sosta le indagini di polizia e carabinieri per far definitivamente luce sul suo omicidio. L'analisi continua da parte di polizia e carabinieri delle immagini riprese da una quarantina di telecamere di videosorveglianza sparse per il paese ha ricostruito la mattina di sabato scorso evidenziando le incongruenze nei racconti della madre del piccolo. L'auto della 25enne, in base a quanto sarebbe emerso, il giorno della scomparsa del figlio non avrebbe mai raggiunto la scuola ma sarebbe stata ripresa mentre transita vicino la strada che porta al Mulino Vecchio, dove lo stesso giorno viene trovato il cadavere del figlioletto. "Va fatto rilevare - annotano polizia e carabinieri - che a circa 50 metri dal termine del sopracitato curvone, vi è l'ingresso della strada poderale che conduce al Mulino Vecchio".  Le ultime scoperte degli investigatori - Secondo gli ultimi dati a disposizione degli inquirenti, due telecamere riprendono la Polo di Veronica, la mattina di quel sabato, mentre impiega nove minuti per percorrere un tratto di strada vicino al Mulino Vecchio, che normalmente si percorre in tre minuti. E' ora compito degli investigatori capire cosa sia accaduto in quei sei minuti di troppo. Inoltre, quando è stato ucciso, o poco prima, a Loris Stival sono stati legati i polsi, in modo da tenergli le mani attaccate l'una all'altra. L'autopsia infatti ha accertato segni evidenti, provocati probabilmente dalle stesse fascette utilizzate per ucciderlo, solo sulla parte superiore di entrambi i polsi. Setacciata l'area del ritrovamento: guarda il video su LiberoTv   Le urla disperate dal balcone - "Io ho detto la verità, sono innocente, qui sono tutti contro di me". Sono le parole di Veronica Panarello, madre del piccolo Andrea Loris Stival, urlate questa mattina, sabato 6 settembre, dal balcone di casa, a Santa Croce Camerina, in riferimento ai forti dubbi degli investigatori sulla sua ricostruzione dei fatti. Lo zainetto - Gli elicotteri dei carabinieri si sono alzati in volo alle undici di questa mattina, nella speranza che una perlustrazione dall'alto, col fine di ritrovare lo zainetto blu di Loris. Un ricerca fin'ora che non ha dato i risultati sperati e così, verso mezzogiorno il maggiore Cassin, comandante della compagnia di Ragusa, ha dato l'ordine di rientrare. La fascetta a 3 km - Nel frattempo un pensionato, passeggiando, ha rinvenuto una fascetta da elettricista da 40-50 cm, in località Puntasecca, a oltre 3 km da località Mulino Vecchio. Secondo i primi accertamenti, non ci dovrebbero essere legami con la vicenda di Loris ma serviranno altri esami. 

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