Mafia Capitale, Massimo Carminati trasferito nel carcere di Tolmezzo per "incompatibilità ambientale"
Massimo Carminati, estremista ex Nar coinvolto nella maxi inchiesta "Mondo di Mezzo" e arrestato per associazione di stampo mafioso, è stato trasferito per incompatibilità ambientale da Roma presso il carcere di Tolmezzo, in provincia di Udine. La conferma viene dal suo difensore, l'avvocato Giosuè Bruno Naso, che così commenta: "Prendiamo atto di questo trasferimento che inevitabilmente finisce per limitare il diritto di difesa perché rende difficile il dialogo tra un indagato e il suo avvocato". Quello di Carminati, comunque, non è stato l'unico trasferimento. Nei giorni scorsi, infatti, Salvatore Buzzi, presidente della Cooperativa 29 Giugno, era stato trasferito in un carcere della Sardegna. Su disposizione del Dap anche il manager Fabrizio Franco Testa è stato portato nel carcere di Voghera. Assieme a lui stamani è stata trasferita nel carcere del Friuli Venezia Giulia gran parte degli arrestati nell'inchiesta Mafia Capitale che si trovavano a Rebibbia. Il trasferimento, come detto, si è reso necessario per una questione di "incompatibilità ambientale". In Friuli - La Casa circondariale di Tolmezzo, in provincia di Udine, è un carcere di massima sicurezza. Ospita attualmente 170 detenuti, più della capienza regolamentare fissata a 149 posti. Per i detenuti nei reparti di alta sicurezza non sono consentiti colloqui se non con familiari stretti e con i legali. Carminati è giunto nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine) poco prima delle 14, manette ai polsi accompagnato dai carabinieri del Ros. Dopo le formalità di rito è stato ristretto in regime di alta sicurezza, quello solitamente applicato ai detenuti ai quali sono contestati reati associativi, lo stesso regime cui era stato sottoposto nel penitenziario di Roma. Non è noto se l'ex Nar divida la cella con altri detenuti o se sia rinchiuso da solo. Da quanto si è appreso il suo arrivo non avrebbe provocato reazioni negli altri detenuti.