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La Cassazione: "Autovelox fisso va ben segnalato, ma rispettando l'ambiente"

Ignazio Stagno
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Un'ordinanza della Cassazione può dare il via a migliaia di ricorsi per le multe con l'autovelox. Infatti secondo la suprema corte i cartelli che annunciano la presenza di una postazione fissa di autovelox sulla strada non solo devono essere facilmente avvistabili e riconoscibili dall'automobilista ma devono anche rispettare l'ambiente circostante. Se non soddisfano entrambe queste condizioni la multa è nulla. Lo stabilisce appunto una recente ordinanza della Cassazione. Tutelare l'ambiente - Insomma l'amministrazione proprietaria della strada, secondo il pronunciamento della Suprema Corte, deve contemperare i due interessi: da un lato quello dell'utenza stradale ad essere correttamente informata, dall'altro quello della tutela del paesaggio circostante. Dunque se ad esempio un autovelox è posizionato in un'aiuola o magari vicino a delle siepi e deturpa l'ambiente circostanze, la sanzione potrebbe non essere valida. Infatti l'automobilista multato per eccesso di velocità tramite autovelox fisso che ritenga tali prescrizioni non rispettate, per chiederne l'annullamento dovrà procurarsi prima delle prove fotografiche di quanto afferma e poi presentarle al giudice, eventualmente avvalorate da testimoni.

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