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Fiumicino, le voci sull'attentato terroristico: "Movimenti sospetti poco prima dell'incendio"

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Andrea Tempestini
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Voci. Voci insistenti e poca voglia di darne conto. Si parla dell'incendio che ha devastato l'aeroporto di Fiumicino. Un incendio sulla cui natura ancora ci si interroga: secondo le ricostruzioni attualmente più accreditate si sarebbe trattato di un cortocircuito all'impianto elettrico. Eppure, come detto, girano altre ricostruzioni e altre indiscrezioni, che vengono raccolte e rilanciate da Il Tempo, che parte ricordando come proprio in questi giorni era stata segnalata "allerta massima" per un attentato terroristico al Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. E proprio ieri alle 24.02 è divampato l'incendio, spento del tutto soltanto dopo 7 ore di faticoso lavoro dei pompieri. Quei movimenti sospetti - Nei giorni che hanno preceduto le fiamme, in ambienti investigativi, sono circolate le voci (mai confermate ufficialmente) su possibili attacchi terroristici. Nel mirino ci erano finiti movimenti considerati "sospetti" di mezzi non autorizzati, che erano stati notati nelle immediata adiacenze dello scalo romano proprio nelle ore che hanno preceduto l'incendio. Uno scenario da brividi, rispetto all'ipotesi prevalente, quella del cortocircuito (per inciso non ancora confermato dai vigili del fuoco). Uno scenario da brividi, che come racconta sempre Il Tempo si respirava anche tra i passeggeri bloccati a causa dell'incendio. "Ho guardato mia moglie - spiega un testimone, Maurizio - e ho pensato: ecco, stavolta i terroristi dell'Isis hanno colpito per davvero. In quel momento ho avuto paura, lo confesso".

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