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Processo Yara, gli avvocati chiedono i domiciliari per Bossetti

Matteo Legnani
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E' tempo di colpi di scena al processo in corso a Bergamo per l'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa a Brembate la sera del 26 novembre 2013 e poi trovata morta in un campo alcune settimane dopo. L'altro giorno Massimo Bossetti, che è alla sbarra per omicidio, dopo decine di udienze trascorse senza aprire bocca, è scattato in piedi e si è messo a urlare quando uno dei testimoni chiamati dalla procura ha rivelato che lui aveva espresso l'intenzione di suicidarsi a causa di problemi con la moglie marita. E oggi, gli avvocati del muratore di Mapello hanno fatto richiesta che il loro assistito possa godere degli arresti domiciliari in attesa della sentenza di primo grado. La custodia cautelare in carcere può essere revocata a favore di quella domiciliare se il giudice del tribunale della libertà ritiene che non sussistano pericoli di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.

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