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Sicilia, la Giunta Crocetta abolisce le provincie. Si aspetta il via libera della Commissione

Costano 700 milioni all'anno. Ora saranno sostituite da liberi consorzi tra comuni

Sebastiano Solano
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Detto fatto. La Giunta regionale siciliana ha approvato ieri sera, lunedì 4 marzo, il ddl che abolisce le provincie, sostituendoli con i liberi consorzi tra comuni, così come previsto dallo Statuto speciale. Il governatore Rosario Crocetta intende infatti dare attuazione all'art.37 dello Statuto, in base al quale "le imposte delle imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti devono essere riscosse 'dagli organi di riscossione' della Regione". Le nove provincie siciliane hanno un costo monstre di 700 milioni euro anni e la loro abolizione era uno dei punti del programma elettorale di Crocetta. Ora la palla passa alla Commissione Affari istituzionali della Regione siciliana, chiamata ad approvare il provvedimento entro un mese. Ed è proprio in Commissione che potrebbe sorgere qualche ostacolo sulla via dell'approvazione. Secondo rumors provenienti da Palazzo d'Orleans, alcuni esponenti Udc, alleati del governatore, hanno mal digerito la svolta 'grillina' di Crocetta che, giusto per essere ulteriormente chiaro, ha dichiarato: "Io sono più grillino dei grillini. Sto facendo tutto quello che ho detto in campagna elettorale". Ad ogni modo, se il provvedimento dovesse avere il via libera anche della Commissione, alle prossime amministrative di maggio 2013, si voterebbe solamente per i comuni.

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