G8 Genova, Bolzaneto: Cassazione conferma 7 condanne e 4 assoluzioni

I condannati sono agenti e medici: vengono confermate le sentenze in appello. La Corte Suprema esclude il reato di tortura: "Non è previsto dal nostro ordinamento"
di Andrea Tempestinidomenica 16 giugno 2013
G8 Genova, Bolzaneto: Cassazione conferma 7 condanne e 4 assoluzioni
2' di lettura

E' durata otto ore la camera di consiglio in cui i giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato le sette condanne per le violenze nella caserma di Bolzaneto. I fatti sono quelli relativi al G8 di Genova del 2001. I sette condannati sono agenti e medici. Le toghe hanno però assolto in via definitiva quattro persone, appartenenti alle forze dell'ordine, per prescrizione del reato. Sono state contestualmente confermate tutte le altre prescrizioni.  I condannati - I 7 imputati condannati sono l'assistente capo della polizia Luigi Pigozzi (3 anni e 2 mesi), che divaricò le dita delle mano di un detenuto fino a strappare la carne, gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (1 anno) e il medico Sonia Sciandra. Per quest'ultima la Cassazione ha ridotto la pena, assolvendola dal reato di minaccia. Sono state inoltre confermate le condanne a un anno per gli ispettori di polizia Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo Ubaldi, che avevano rinunciato alla prescrizione. I fatti - Bolzaneto, dopo i cortei del G8, divenne il luogo in cui avrebbero dovuto essere identificati i fermati e gli arrestati durante le manifestazioni nel capoluogo ligure, che si svolsero tra il 19 e il 22 luglio del 2001. In totale a Bolzaneto furono portate 240 persone secondo i dati ufficiali, ma le testimonianze parlano di 500 persone. Diversi fermati denunciarono violenze e torture psicologiche, tra le quali la costrizione a restare immobili in piedi e la negazione del permesso di andare in bagno. Almeno 300 degli arrestati sostengono di non aver potuto richiedere assistenza legale e di non aver potuto comunicare con i loro parenti. Reato di tortura - La procura di Genova aveva chiesto di contestare agli imputati anche il reato di tortura evitandone così la prescrizione, ma la Cassazione ha bocciato il ricorso. Il motivo è lo stesso che era stato scritto nella sentenza sui fatti avvenuti alla scuola Diaz di Genova, ossia il nostro ordinamento non contempla il reato di tortura.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Italia