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Delitto di Lignano, ergastolo per Lisandra: massacrò i coniugi Burgato

Con la 22enne cubana il fratello Reiver, che assistette senza intervenire: per lui 20 anni

Francesca Canelli
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La cubana Lisandra Aguila Rico è stata condannata all'ergastolo per l'omicidio dei coniugi Burgato, uccisi brutalmente nella loro villa di Lignano Sabbiadoro il 19 agosto 2012. La sentenza è stata emessa oggi, 3 ottobre, dal Tribunale di Udine. Il gup l'ha decretato durante il processo con rito abbreviato che vedeva imputata la giovane 22enne. Lisandra non era presente in aula: da settembre è infatti rinchiusa nel carcere di Trieste.  Le udienze - Insieme a lei è stato accusato dell'omicidio dei due anziani anche il fratello Reiver, che è custodito nel carcere di L'Avana. Il giovane è stato condannato dalle autorità cubane a 20 anni di progione. Lui avrebbe guardato la sorella colpire con il coltello la coppia, senza intervenire. In prima udienza, il pm aveva ripercorso la sequenza dell'omicidio, ma Lisandra aveva negato la propria responsabilità materiale nel delito e aveva chiesto perdono al figlio delle vittime, Michele Burgato. La ragazza, gelataia a Lignano prima dell'omicidio, fino all'ultimo ha continuato a sostenere, come ha fatto anche il suo avvocato Carlo Serbelloni nell'arringa, la estraneità alla fase materiale dell'omicidio, avvenuto a suo dire per mano del fratello, quando lei non era nella stanza dell'orrore. Lisandra, per la quale è stata riconosciuta anche l'aggravante delle sevizie, e' stata anche condannata al risarcimento dei danni non patrimoniali patiti dalle parti civili costituite, liquidati in 560 mila euro a favore del figlio delle vittime, Michele Burgato, e in 75 mila euro ciascuno in favore di Vinicio e Bruno Sostero, i due fratelli di Rosetta, costituitisi parte civile.         

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