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Stupro di Firenze, interrogatorio fiume per le due studentesse americane: una è quasi svenuta, l'altra ha pianto

Sara Ghisoni
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È durato 12 ore l'interrogatorio alle due studentesse americane di 19 e 21 anni che hanno accusato due carabinieri di violenza sessuale. Nell'aula bunker del tribunale di Firenze, le ragazze hanno partecipato all'incidente probatorio, affrontando le circa 250 domande che le parti hanno sottoposto a ciascuna di loro. Una impegno pesantissimo anche dal punto di vista fisico: "La mia assistita è quasi svenuta" ha detto l'avvocato Gabriele Zanobin. L'altra ragazza invece non ha retto la tensione, scoppiando in lacrime diverse volte. La versione rilasciata dalle due ragazze al momento della denuncia sarebbe stata confermata in aula, secondo il loro legale: "Non ci sono state contraddizioni, anche rispetto alle domande ritenute influenti e dunque non sono state invalidate le dichiarazioni iniziali delle studentesse". Non tutte le domande presentate sono state ammesse, tra le escluse figurano quelle che risultavano ininfluenti per le indagini e quelle degradanti per la dignità delle donne: tra queste figura la domanda se le due studentesse indossassero o meno gli slip. Tra le domande accettate invece figura quella sul motivo per cui una delle due studentesse avesse memorizzato il numero di uno dei militari accusati: la giovane si è limitata a non negare ciò, aggiungendo però di non ricordarne il motivo. L'avvocato difensore di uno dei carabinieri afferma che da quanto detto dalle ragazze prova l'innocenza dell'assistito: "I militari sono stati fessi a dare alle studentesse un passaggio in auto ma non le hanno violentate perché loro erano consenzienti, dunque sono innocenti e non devono chiedere scusa".

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