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Raitre profana la tomba di Mussolini: cosa si sono spinti i fare i "rossi" in diretta

Alessandra Menzani
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"Mussolini profanato". La polemica parte dopo un servizio di Agorà. Un'inviata del programma mattutino di Raitre è andata a Predappio, cittadina romagnola che diede i natali a Benito. Li ci sono la tomba e la casa d'infanzia. A un certo punto da studio la conduttrice Serena Bortone dà la linea all'inviata Irene Benassi. "La vera differenza che separa noi dagli altri Paesi Europei è la tomba di Mussolini", dice la giornalista, introducendo il collegamento. La Benassi dalla cripta dove è sepolto Mussolini e i familiari, parla di "luogo molto evocativo". In un pezzo sul Tempo si sottolinea l'enfasi con cui l'inviata racconta quello che vede. A un certo punto sfoglia il famoso libro degli ospiti dove sono scritti inni al Duce, frasi che lo idolatrano e che sperano nella sua resurrezione "per mettere le cose a posto". Roba di 60 anni fa, fantasie, visto che come tutti sanno per fortuna non ci sono state più marce su Roma.  Ci sono due ospiti. Uno è il sindaco Frassineti e l'altro è Miro Gori, presidente Anpi Forlì-Cesena, che si lamenta perché la tomba è meta di turismo nostalgico e boccia il progetto del museo-centro studi a Predappio. Dopo la puntata, insorge la Mussolini, nipote del Duce. Annuncia che la famiglia "ha dato mandato ai propri legali per agire nei confronti della Rai, del presidente dell' Anpi Forlì-Cesena, Miro Gori, e del sindaco di Predappio, Giorgio Frassineti (Pd), a seguito della trasmissione Agorà di RaiTre andata in onda questa mattina, che ha svolto riprese e interviste all' interno della Cripta Mussolini senza alcuna autorizzazione". Frassineti spiega al Tempo: "Non ci sono divieti specifici per fare video o foto nella tomba. E ogni anno migliaia di persone che la visitano si fanno selfies, riprese e magari mettono tutto sul web".

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