Immigrazione, Manlio Di Stefano (M5S): "Spostiamo i confini della Ue nel Maghreb"
Se la montagna non può andare da Maometto, allora Maometto...". Cioè, invertiamo le prospettive: centinaia di migliaia di africani si riversano ogni anno sui confini dell'Unione europea? bene, e noi quei confini li spostiamo più in là, direttamente in Africa. "Noi il 28 giugno (al Consiglio europeo, ndr) porteremo avanti un'idea semplice: i confini europei si devono spostare in Maghreb o nei territori di transito". Così il sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano (M5S) al sito fanpage.it. La riforma di Dublino (a cui gli europarlamentari M5S hanno votato contro) "era una vera schifezza", sottolinea. "In quella revisione c'erano innumerevoli elementi negativi - spiega -. Primo tra tutti quello politico. Se voti una riforma come quella senza risolvere i problemi principali, come stava facendo il Pd, di fatto regali al Parlamento Ue e alla Commissione il diritto di non parlarne più per i prossimi dieci anni. Poi quella revisione includeva il concetto della ripartizione per quote, non obbligatorie, ma soltanto su base volontaria, ma solo degli aventi diritto. E così non risolvi nulla, intanto perché per stabilire se hanno diritto all'asilo i migranti devono passare i vari step, tra cui la valutazione nelle commissioni territoriali; e poi bisogna considerare che gli aventi diritto non sono più del 30% di tutti quelli che arrivano". "Quindi accettare quella bozza significa continuare a occuparci non solo di quella fetta (il 70%) che non ha diritto a ottenere lo status di richiedente asilo, cioè i migranti economici, mentre per il 30% di quelli che arrivano dobbiamo continuare a svolgere le operazioni di gestione dell'accoglienza e dell'emergenza, che in Italia valgono 18 mesi di lavoro. Sostanzialmente era un modo per vincolarsi allo status quo", conclude Di Stefano (M5S) a Fanpage. Leggi anche: Vittorio Feltri, immigrazione e Matteo Salvini: "Perchè i poveracci non li vogliamo"